Continuano gli appuntamenti con Irene Ivaldi e “Irène Némirovsky – Vita di Cechov”, ciclo di letture inserito nella rassegna “Parole d’Artista” curata dal Teato di Dioniso. Lunedì 6 maggio alle 18 nel salone della Biblioteca Astense l’attrice propone la lettura intitolata “Devi ammettere di essere insignificante solo davanti a Dio – Le vocazioni di  Anton: medicina e letteratura”. Irène Némirovsky nacque nel 1903 a Kiev in una ricca famiglia di origine ebraica, ma non osservante. Iniziò a scrivere da bambina, per vincere la solitudine e trasformare in talento la dolorosa capacità di vedere nel cuore delle persone. Crebbe in Francia e a soli 23 anni divenne celebre per il suo primo romanzo, David Golder, trasposto sul grande schermo da Julien Duvivier pochi anni dopo. Seguirono una serie di romanzi e di racconti che le valsero il consenso unanime di critica e pubblico, ma che non la salvarono dalla persecuzione e dalla tragica morte nel campo di Auschwitz, nel 1942. Scamparono miracolosamente le sue due bambine, cui  dobbiamo la pubblicazione di Suite Francese e la riscoperta di autentici capolavori letterari. Fino all’ultimo giorno di libertà Irène lottò per veder pubblicato La vita di Čechov, umanissimo ritratto del suo celebre connazionale, destinato invece a diventare la sua prima opera postuma. Ingresso: 2 euro. Le letture proseguiranno per tutti i lunedì di maggio, sempre alle 18.