Alta partecipazione, nel fine settimana, alle prime due iniziative di Fiori In Fiera: un bel modo per festeggiare i diciotto anni della rassegna voluta dal Comune di Isola d’Asti. Sabato un pubblico di esperti e appassionati di storia locale ha riempito il Centro Congressi per la giornata dedicata al “Risorgimento atipico di una piccola patria”. A tutti è stato distribuito il volume che raccoglie gli atti dei due convegni incentrati, nel 2012, sulle figure di Giuseppe Govone e Angelo Brofferio. Si è riparlato di Unità d’Italia con l’esperto di storia locale Erildo Ferro, gli esponenti della Società di Studi Astesi e alcuni dei relatori del 2012. Ieri  commovente intitolazione della Biblioteca Comunale in memoria di Liliana Steffanino, insegnante scomparsa due anni fa e primo presidente del centro di lettura isolano. Lo scoprimento della targa è toccato alla madre Rita Scassa, affettuosamente circondata da autorità locali, bibliotecari volontari, ex sindaci e tanti isolani. Accanto al primo cittadino Franco Cavagnino,  l’assessore alla Cultura Alberto Botto e il nuovo presidente della biblioteca Fabio Pigliaru. Sulla targa il ricordo di Liliana Steffanino come “illustre promotrice della cultura isolana e della Biblioteca Comunale”. MERCOLEDI 17 APRILE I BAMBINI DIVENTANO ATTORI NE “IL FIORE DEL MISTERO” In attesa di entrare nel vivo delle due iniziative di maggior richiamo di Fiori in Fiera (la Notte bianca di sabato 20 e la mostra mercato florovivaistica di domenica 21), il Comune dà appuntamento per mercoledì 17 al Centro Congressi. Alle 21 i bambini della scuola d’infanzia Cardinal Sodano e della scuola primaria Tartaglino reciteranno ne “Il fiore del mistero”: in scena una settantina di piccoli ed entusiasti attori che, sotto la regia di Mario Li Santi (Officina LS), proporranno la rielaborazione di “Braccio di morto”, tra le fiabe tradizionali italiane raccolte da Italo Calvino. La rivisitazione della storia, allestita nell’ambito della rassegna “I mesi del giallo” dell’Associazione culturale Comunica, ha costituito il punto di partenza di un percorso educativo finalizzato a dare la possibilità ai bambini di esplorare, attraverso il linguaggio teatrale, il mistero, la paura e il coraggio. La fiaba narra l’avventura di un giovane e coraggioso ragazzo, che giocando a “birilli” con i morti vince un “braccio di morto”. Viaggiando per il mondo approda in una città dove tutti gli abitanti sono vestiti a lutto e piangono perché gli stregoni del castello hanno imprigionato le fanciulle del paese, compresa la figlia del re. Le speranze di sciogliere il tremendo incantesimo sembrano smarrite, ma il giovane coraggioso ottiene dal re il permesso di trascorrere tre giorni all’interno del castello. Nonostante il mistero del luogo e la paura dell’ignoto, il giovane riesce, brandendo il suo braccio di morto, a sconfiggere gli stregoni e a liberare tutte le ragazze, anche la bella principessa che, come promesso dal re, diventa subito sua moglie. La città, un tempo tappezzata a lutto, “fiorisce” in un tripudio di colori. Nella trasposizione della fiaba in azione creativa curata da Officina LS, anche la narrazione si è trasformata, aggiungendo personaggi, introducendo scene corali e soprattutto cambiando il finale: il braccio si tramuta in fiore. Lo spettacolo include un video, a cura di Giuseppe Li Santi, che riprende gli stessi bambini, creando un’alternanza e un dialogo tra linguaggio teatrale e linguaggio filmico. Da vedere per divertirsi. L’ingresso è libero.