È stato selezionato il sesto romanzo finalista per l’edizione 2025 del Premio Asti d’Appello: è Luisa di Paola Jacobbi (Sonzogno, 2025), dalla graduatoria del Premio Bancarella.

Attingendo agli archivi della famiglia Spagnoli, Paola Jacobbi intreccia l’ascesa visionaria di Luisa Spagnoli con le sue coraggiose vicende private, sullo sfondo della grande Storia – dalle rutilanti speranze di inizio Novecento ai cupi venti fascisti –, restituendoci la complessità di una donna che non ha mai avuto paura di andare controcorrente.

Il banco in legno e ottone, le alzatine colme di dolciumi e l’inconfondibile aroma di zucchero e mandorle. Quando Luisa scopre che la confetteria nel centro di Perugia è in vendita, la sente subito sua. Poco importa che il marito Annibale sia lontano, che lei sia prossima al parto e non sappia nulla di pasticceria. Imparerà. Per una ragazza che è cresciuta tra le difficoltà, non esistono ostacoli insormontabili: il nuovo secolo le ha promesso un sogno, ed è pronta ad afferrarlo. Ma neppure lei può immaginare fin dove la porterà: dal vecchio negozio nascerà la Perugina, e dalle sue mani le caramelle e i cioccolatini che hanno accompagnato generazioni. Come il Bacio, che nel cuore di Luisa occupa un posto speciale perché suggella lo scandaloso amore con Giovanni Buitoni, più giovane di quattordici anni. Instancabile, trasformerà un semplice hobby – l’allevamento dei conigli – nell’Angora Spagnoli, che diventerà poi un’importante azienda di abbigliamento che ancora oggi porta il suo nome. Esempio di indipendenza allora come oggi, sarà Luisa – che ha assunto le donne in fabbrica, ha inventato gli asili aziendali, ha volato sopra pettegolezzi e convenzioni – a ispirare anche Marina Vasconcellos, nipote di un’ex dipendente Perugina che, leggendo i quaderni scritti dalla nonna Ida, riuscirà a trovare la propria strada.

Questa la motivazione dei Ghost Readers del Premio: “Questo romanzo è stato scelto per la freschezza con la quale Paola Jacobbi racconta di una donna forte, capace, innovatrice, forse una delle prime industriali che hanno fatto la storia dell’imprenditoria italiana. Luisa iniziò come sartina e dopo il matrimonio con Annibale Spagnoli, acquisendo una fabbrica di confetti, creò non solo il Bacio, ma anche la caramella Rossana, il fondente Luisa, le uova di Pasqua con le sorprese… E poi tornò alla sartoria come allevatrice di conigli d’angora, solo da tosare e non da uccidere, per realizzare i tessuti usati per gli abiti delle notissime boutique. La narrazione si dipana su tre piani temporali, dove l autrice intreccia la biografia della fondatrice della Perugina con le storie di Ida, ex dipendente dell’azienda, e della nipote Marina, che attraverso i quaderni della nonna riscopre le proprie radici da oriunda… Una prosa lieve per rendere omaggio e far conoscere un’importante realtà industriale italiana. Si legge agevolmente e trasmette un messaggio positivo sulla capacità di avere visioni e trasformarle in realtà di successo”.

Paola Jacobbi, giornalista e critica cinematografica, ha lavorato per testate come Epoca, Panorama, Gioia, Canale 5 e Ciak, Vanity Fair. Nata a Roma, vive e lavora a Milano. Tra i suoi libri ricordiamo Voglio quelle scarpe! La più grande ossessione femminile (Sperling & Kupfer 2004), Pazze per le borse! Perché alle donne non bastano le tasche (Sperling & Kupfer 2005), Sotto i tre carati non è vero amore. Storie di gioielli, i migliori amici delle donne (Sperling & Kupfer 2011). Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, Tu sai chi sono io (Bompiani).    

Il libro sarà disponibile a breve per i soci del Premio alla Biblioteca Astense che osserva il seguente orario estivo: martedì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 15, mercoledì dalle 9 alle 18, sabato dalle 9 alle 13.

Info: www.premioastidappello.org