A Roccaverano, al confine tra l’astigiano e l’acquese, la resistenza fu aspra e accanita. Almeno tre celebri comandanti partigiani – Matteo Abbindi, «Biondino», Oscar Gangemi, «Morgan», e Olimpio Marino, «Freccia» – operarono con le proprie formazioni su questo scenario di boschi, calanchi, valloni a strapiombo e viti sempre più rare, che cedono il posto ai pascoli, dell’Alta Langa.
Sullo sfondo dell’epoca, esistono storie di uomini e cronache di vicende che vari testi hanno cercato di ripercorrere. E questo non tanto perché i fatti siano già divenuti lontani nel tempo, ma perché essi non sono spesso adducibili a fonti affidabili. È di prossima pubblicazione, con il patrocinio del Centro XXV Aprile, un testo intitolato «Quella terribile stagione», che, a sua volta, tratterà l’argomento, rivolgendosi anche ad episodi avvenuti intorno alla piccola capitale della Langa Astigiana e, pertanto, a Roccaverano sarà presentato.
Tra le pagine interne, un frammento evocativo del paesaggio del paese più alto, che giustifica l’essenza montana dell’intero territorio, è reso dalla riproduzione di un acquerello. Il sindaco, Fabio Vergellato, ha ricevuto in dono copia dell’opera (foto). Erano presenti Elisa Gallo, presidente del Centro XXV Aprile, Sezione «Alto Monferrato e Langhe», e l’autore, Beppe Ricci. L’occasione è stata la Festa della Robiola di Roccaverano D.O.P. Roccaverano (AT) – XIX Fiera Carrettesca, tenutasi dal 28 al 30 giugno, durante la quale i visitatori sono stati accolti con un programma i cui ingredienti principali sono stati il celebre il celebre formaggio caprino piemontese, prodotti tipici cucinati dalle Pro Loco territoriali, le i pregiati vini del comprensorio e pure la musica.