Doppio appuntamento con papa Francesco a Roma per oltre 70 mila giovani provenienti da tutta Italia. Prima al Circo Massimo e poi in piazza San Pietro per l’Angelus. Fra loro anche 140 ragazzi astigiani protagonisti di un pellegrinaggio spirituale ma non solo. Si sono infatti messi in cammino partendo da Castellero per arrivare a Torino e poi nella Capitale. Dopo l’incontro con il Santo Padre i giovani sono partiti alla volta di Assisi, accolti dal vescovo Francesco Ravinale.

Pubblichiamo il diario della settima tappa del pellegrinaggio a cura di Federica Bassignana.

LA SETTIMA TAPPA

Il vero pellegrino ha Gesù come compagno di viaggio: il pellegrinaggio verso il Sinodo dei giovani si è concluso domenica 12 agosto nel grande entusiasmo di 90 Mila persone in piazza San Pietro.

Sveglie puntate alle 5 del mattino, quando nel cielo ancora si scorgevano le stelle, i giovani della nostra diocesi hanno lasciato l’istituto salesiano Pio XI per vivere il momento della Santa Messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI.

La celebrazione nella suggestione di piazza San Pietro, gremita di credenti, ha costruito il culmine del cammino di tutti i pellegrini. Un unanime “siamo qui” ha rappresentato la condivisione della meta alla quale si è giunti da mille strade diverse.

Il cammino però, non si arresta qui: la speranza che ha lasciato il cardinal Bassetti a tutta la piazza concerneva lo spirito di un sereno ritorno alla normalità nella quale portare la responsabilità generosa di compiere grandi cose.

Roma non è stato un traguardo verso il quale si sono riposate e appagate le motivazioni di ognuno, ma ha costituito un nuovo, meraviglioso, punto di partenza, un nuovo inizio per ritornare a casa con i doni che questa esperienza di pellegrinaggio ha posto nelle mani di tutti.

Terminata la messa, dopo i saluti in tutta la piazza, il Santo Padre ha celebrato l’Angelus, ricordando ai giovani di essere sempre dinamici, appassionati e coraggiosi; “Dovete dire di no al male. Siate benevoli e misericordiosi” sottolineando per tre volte, “E’ bene non fare il male, ma è male non fare il bene”. Parole che hanno toccato i giovani che si sono sentiti chiamati a essere protagonisti del Bene.

Terminato l’Angelus, i pellegrini della nostra diocesi non hanno terminato il loro cammino facendo ritorno a casa ma hanno proseguito il pellegrinaggio per incontrare un altro Francesco, questa volta il santo di Assisi. Ad accoglierli sono state le suore Alcantarine da lungo tempo amiche della nostra diocesi. Certo ci sara’ stanchezza, ma i giovani continueranno senza arrestare i propri passi, sulla strada delle condivisione, una Chiesa in uscita che percorrerà le esperienze di un santo, scegliendo di continuare miserando atque eligendo, come recita il motto del papa, con misericordia e predilezione”.

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