ANNA BOSIA“Come tutti gli anni, con l’arrivo dell’inverno, l’Amministrazione comunale deve provvedere  al servizio di rimozione  della neve e del trattamento antigelo. La Commissione “Frazioni, Viabilità e Sicurezza”, in occasione dell’esame del Piano Neve 2014-15, considerato che era scaduto il contratto pluriennale del servizio, aveva dato incarico all’Amministrazione di coinvolgere le aziende agricole per il servizio nelle frazioni. Ma con l’affidamento del 27 novembre, abbiamo constatato che le aziende agricole non erano state coinvolte. Uniti per Asti ha richiesto quindi un incontro all’assessore Bianchino alla presenza degli agricoltori, a cui ha partecipato anche l’assessore alle frazioni Sorba. Con stupore crescente da parte delle aziende agricole, è emerso che l’Amministrazione le aveva interpellate, ma non ne ha trovate di disponibili o, se disponibili, non erano attrezzate! Lascio immaginare il disappunto degli agricoltori che, debitamente attrezzati, da sempre collaborano alla rimozione della neve nelle frazioni e che, in massima parte, lamentavano il fatto di non essere nemmeno stati contattati. Alla fine della riunione la verità, sollecitata dalla vivace contestazione, è  venuta a galla:  gli uffici comunali preferiscono essere in rapporto con un solo interlocutore, anziché con molte ditte e quindi si è proceduto come di solito, senza seguire le indicazioni della Commissione. I tecnici hanno già molto lavoro e la gestione del servizio neve attraverso un solo appaltatore è meno impegnativa:  tutto comprensibile. Quello che non si comprende è perchè, se c’erano queste difficoltà, non sono state sollevate a suo tempo e si è voluto far credere, agli agricoltori ed ai consiglieri che avevano proposto una forma diversa di espletamento del servizio, la storia di aver cercato e di non avere trovato nessuno idoneo. Conclusasi quindi con un nulla di fatto la vicenda degli agricoloti, ecco in sintesi come è stato gestito il Piano neve: l’appalto è stato affidato, a seguito di gara deserta, direttamente al Rti Moviter-Astiasfalti Srl – Cs Costruzioni Srl, con 2 provvedimenti : uno per il 2014 di 191.000 euro ed uno di proroga per il 2015 di 222.300 euro per un totale di 413.300 euro. Di questa somma, 128.000 sono dovute  all’impresa per indennità di fermo macchina. Una forte lievitazione dei costi, se si considera che il bando  per novembre e dicembre pubblicato e andato deserto, prevedeva l’impiego di 58 macchine senza alcuna indennità  “in conseguenza del periodo limitato di espletamento del servizio”. L’affidamento diretto prevede invece l’indennità per i due mesi 2014, di 800 €/macchina. per 64 macchine impegnate, e un totale di 51.200 euro. La proroga prevede altri 1.200euro/macchina per il 2015 per un’altra somma di  76.800 euro.  In totale l’indennità risulta di 2.000 euro/macchina per tutta la stagione, mentre l’analogo appalto della Provincia ne prevede 950 . Inoltre l’Amministrazione ha ravvisato la necessità di un ulteriore affidamento alla ditta Cavallero Francesco per il 2014 di 25.000 euro che sommati ai 191.000 del RTI, costituiscono per il 2014 una spesa di 216.700,00, a fronte del costo presunto del bando pubblico di 122.000 euro ovvero il 78% in più. Per il 2015 la proroga del contratto 2014, è stata effettuata in urgenza. La motivazione? “non ci sono i tempi per esperire una nuova gara d’appalto”.Ma l’inverno è forse un imprevisto imprevedibile?   Ed in fine: si sarebbe potuto contenere sensibilmente il costo  con l’affidamento nelle aree frazionali alle aziende agricole, considerato che tali  strade sono oltre la metà dell’estensione totale?  Perchè l’amministrazione non provvede ad esperire una gara con cui realizzare  economie vantaggiose per il Comune e per tutti i cittadini? Per avere qualche risposta a tutto questo Uniti per Asti ha presentato un’interpellanza a cui l’assessore Bianchino dovrà rispondere”. Anna Bosia,  consigliere della lista civica Uniti per Asti