scuola“La vicenda delle borse di studio Edisu è l’ennesima dimostrazione delle difficoltà della Regione Piemonte, ma anche della sordità e cecità della politica dei partiti.
Per le Borse di studio 2011-2012 furono stanziati 20 ml di euro, ma il programma operativo venne aperto solo al 40%, furono cioè liquidati solo 8 milioni di euro per carenza di risorse (il MoVimento 5 Stelle aveva suggerito di prenderle dagli stipendi dei Consiglieri e i vitalizi ma, ovviamente, non venne ascoltato). In seguito la Regione decise di stanziare 5 milioni di euro risparmiati dai costi del Consiglio, ma non poterono andare a coprire le borse di studio dell’anno 2011-2012, in quanto non iscritti a bilancio in tempo. La scelta della Regione è stata quella di dare precedenza ai servizi anziché le borse, garantendo almeno l’estensione mensa e residenza, anche in virtù di contratti non rescindibili. Condivisibile, ma non sufficiente. In seguito al ricorso degli studenti, il TAR ha emesso una sentenza che sancisce che la Tassa Regionale introitata dall’Università e girata all’EDISU, dell’ammontare di 12,8 milioni, debba essere utilizzata in toto per pagare le borse di studio e non la struttura come invece ha fatto in parte la Regione. La Regione dovrà pertanto versare ancora circa un milione e 900 mila euro in borse per il diritto allo studio. Ma la Giunta a tutt’oggi ancora non ha deciso come comportarsi, se non che “pensa di non fare ricorso” e temporeggia. Resta almeno la speranza che i tavoli aperti permettano di superare l’ingiusto sbarramento del 25 per accedere alle borse, almeno pesando i voti per esami e per facoltà. Che era la richiesta del MoVimento 5 Stelle di un anno fa.

Davide Bono
Capogruppo MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte”. Davide Bono Capogruppo MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte