“Approvata il 2 agosto la nuova dgr sulle politiche sociali che da un lato cristallizza un principio ingiusto, cioè quello di bloccare gli aumenti automatici delle tariffe per l’adeguamento all’indice ISTAT, dall’altro si rende conto delle conseguenze del passaggio da tre a cinque livelli di intensità di assistenza e cioè l’intasamento delle Unita di Valutazione Geriatrica. Epperò la cura proposta è risibile: si dice infatti di rivedere solo gli utenti che sembrano differire di più dalla classe assegnata!?
Infine con la riparametrazione al 50% tra Asr e Comune/utente e le difficoltà economiche dei Comuni si finirà per scaricare ancora una volta gli errori (o orrori) di bilancio regionali e nazionali sui cittadini.
Un pericoloso equilibrismo per far finta di rispettare la sentenza del TAR contro le liste di attesa”. Davide Bono Capogruppo MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte