fabrizio brignolo“Recenti notizie giornalistiche ricordano che il progetto Agrivillage aspetta da sette anni una risposta dalle diverse amministrazioni succedutesi in Comune. Siccome i cittadini e le imprese meritano un sì o un no in tempi ragionevoli, la nostra amministrazione affronta per la prima volta in maniera seria il problema.

Nessuno ha ancora capito bene cosa sia questo Agrivillage e noi abbiamo il dovere, da un lato, di non lasciar sfuggire un’opportunità (se effettivamente sono negozietti di agricoltori e produttori del territorio, capaci di richiamare milioni di clienti da tutto il mondo, come un “Outlet di Serravalle del cibo”) e dall’altro di dire un chiaro “no” se è invece è un supermercato mascherato.

L’unico modo per scoprirlo è la procedura che abbiamo adottato: da un lato impone ai proponenti di scoprire le carte (mostrando contratti e manifestazioni di intesse) e dall’altro prevede che sia un luogo trasparente, cui sono invitate le associazioni di categoria di piccoli commercianti e agricoltori, a visionare i documenti. Riteniamo un vanto della nostra amministrazione quello di aver affrontato tutti i problemi spinosi che troppo spesso in passato venivano lasciati incancrenire per la volontà di non assumersi responsabilità: dall’emergenza rifiuti (risolta dicendo l’addio all’inceneritore, grazie all’aumento di capitale di Gaia), alla tangenziale sud ovest, al piano commerciale, al campo nomadi abusivo, di cui si è finalmente disposto lo sgombero”.

Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti