Davide Bono MoVimento 5 Stelle“Il dispositivo della sentenza del TAR sul ricorso contro la legittima elezione di Cota dichiara che “è annullato l’atto di convalida degli eletti“. Questo, pur in assenza delle motivazioni della sentenza, mi sembra molto chiaro: i consiglieri, compreso il Presidente Cota, non sono più da ritenersi convalidati, dunque eletti. 

Insomma il Consiglio Regionale e, di conseguenza, la Giunta, espressa dal Presidente Cota non esistono più.
 
Mi pare quindi molto strano che il Pd e, in parte minore, Forza Italia e Ncd, vogliano proseguire almeno nell’analisi degli “atti improrogabili ed urgenti”, quelli la cui non approvazione arrecherebbe un danno alla Regione o a terzi; tralascio chi vorrebbe continuare come se nulla fosse, lamentando un attacco dei poteri forti contro la politica.
E’ ovvio che la valutazione del danno è soggettiva e quindi politica. Se è vero che il bilancio è uno strumento di programmazione fondamentale e fondante della politica di una Regione, tant’è che dovrebbe essere approvato entro il 31 dicembre di ogni anno, è altrettanto vero che scrivere un bilancio in piena campagna elettorale rischia di essere un danno ancora maggiore che il non scriverlo.
Mi spiego meglio: il Bilancio della Regione pareggia da sempre ad una cifra sovrastimata, generando poi un continuo indebitamento/disavanzo, ma, casualmente, la prassi peggiora l’anno delle elezioni. 
 
Nel caso dell’annullamento delle elezioni del 2000 in Molise, il Governo intervenne con un DPR, il 16 luglio del 2001, Disposizioni per assicurare il compimento di atti urgenti e improrogabili da parte della regione Molise, pubblicato nella GU del 24 luglio, che decreta: “A seguito del pronunciato annullamento delle operazioni elettorali per il rinnovo del consiglio regionale del Molise, svoltesi il 16 aprile 2000, la giunta e il presidente, la cui elezione e’ stata annullata, provvedono agli atti urgenti e improrogabili sino alla proclamazione del nuovo consiglio e del presidente della regione“, apparendo  “…congruo consentire lo svolgimento degli atti urgenti e improrogabili da parte degli stessi organi gestionali che li hanno sinora compiuti;“.
Ora la Regione Piemonte vorrebbe applicare quel DPR del 2001, che è inequivocabilmente pensato solo per lo specifico caso del Molise, tramite un parere della sua Avvocatura Regionale. Questo, per colmare il vuoto normativo dell’impossibile nomina di un Commissario ad acta nelle Regioni.
 
Io sono di parere diverso e ho chiesto di sospendere ogni attività fino almeno al deposito della sentenza, e che quindi si pronunci il Governo di Roma con provvedimento analogo a quello del Molise, se intende far sì che Giunta e Consiglio, pur se non più validati, vadano avanti e approvino il bilancio previsionale.
Ovviamente, si potrebbe anche prevedere un esercizio di bilancio provvisorio sino al nuovo insediamento, previsto per inizio giugno, sforando la data, stabilita dallo Statuto, del 30 aprile, con alcune limitazioni di spesa.
Non a caso a dicembre avevo chiesto, inascoltato, di approvare il bilancio prima del 9 gennaio”.
Davide Bono
MoVimento 5 Stelle Piemonte