>>>ANSA/PAPA A LAMPEDUSA: FARA' APPELLO A PRENDERSI CURA DEI MIGRANTI“Signor presidente del Consiglio Matteo Renzi, Le scriviamo affinché Lei sappia che la lettera indirizzataLe dal Dott. Marco Gabusi, attuale Sindaco di Canelli e candidato sindaco alle elezioni del 25 maggio, a proposito dell’Emergenza Migranti non è assolutamente da noi condivisa nella sua quasi totalità. Per prima cosa, troviamo indegno che si faccia campagna elettorale su un tema così delicato, che ha sempre dei risvolti drammatici e, in molti casi, tragici. Non siamo poi d’accordo sul continuo accento, posto nella lettera, sul diritto di precedenza e priorità di tutela per chi ha avuto per sorte di nascere e crescere in questi luoghi, rispetto a quanti rischiano la vita per cercarne una migliore. Pensiamo sia patetico l’invito ad aiutare migranti e profughi “a casa loro”, che ripete un trito ritornello sentito centinaia di volte. Troviamo, insomma, i toni della lettera del tutto inaccettabili. Ma non basta. La lettera è un guazzabuglio di falsità e imprecisioni, mette insieme e confonde fenomeni molto diversi, quali profughi e migranti da una parte e lavoratori stagionali, che giungono a Canelli e paesi vicini per la vendemmia, dall’altra. Il Dott. Gabusi dimentica poi di dire che se Canelli non è scesa negli ultimi anni sotto la soglia critica dei diecimila abitanti è esclusivamente per merito degli immigrati macedoni, rumeni e bulgari (ma non solo) che hanno tenuto in piedi buona parte dell’economia agricola canellese, e che sono connazionali di quei lavoratori stagionali che lo preoccupano così tanto e che, oltre che un problema di decoro cittadino e di sicurezza, rappresentano una preziosa risorsa economica. Dimentica, soprattutto, di dire che la sua Amministrazione ha fatto poco o nulla per dare un minimo d’accoglienza a profughi, migranti e lavoratori stagionali arrivati a Canelli, limitandosi ad un contributo economico appena simbolico al Centro d’Accoglienza gestito dalle associazioni di volontariato, dalle Parrocchie e dalla Comunità Evangelica, le cui richieste d’aiuto sono, costantemente, cadute nel vuoto. Dimentica di dire che la sua maggioranza ha più volte respinto gli Ordini del Giorno proposti dall’opposizione per discutere proprio di come il Comune avrebbe potuto collaborare su questo tema con le associazioni di volontariato. Dimentica, infine, di citare tutti i soggetti che si sono autenticamente prodigati per cercare di fornire un’accoglienza un minimo decorosa a quei profughi e migranti che la Giunta Comunale canellese ha costantemente ignorato. Vogliamo che Lei sappia che una tale lettera non è stata scritta nel nome dei Cittadini Canellesi, almeno non di una buona parte di essi, quella cioè che, sì, riconosce che Stato Italiano e Comunità internazionale debbano fare di più a fronte dell’emergenza profughi e migranti, ma che non ne fa un questione elettorale, pigiando sui tasti dell’allarme sociale e dell’emergenza sicurezza, che tanto sembrano pagare in termini di voti. Vogliamo che Lei sappia, Sig. Presidente del Consiglio, che anche da queste parti ancora sopravvivono civiltà e solidarietà, non solo cinismo e calcolo elettorale”. Simona Bedino, Canelli Viva