davidegiargiaIl programma del’alleanza per Brignolo (Pd + Sel + Moderati + Idv + Bosia + Territorio e Cultura) era molto chiaro sul commercio: “Occorre innanzi tutto evitare nuovi insediamenti di grande distribuzione, perché ormai il livello è saturo e il piccolo commercio non è più in grado di sostenere gli insediamenti di grande distribuzione esistenti e inseriti nel piano regolatore dall’attuale amministrazione (due all’ex mercato ortofrutticolo e uno in viale Pilone)”. In soldoni, Brignolo & C. stanno violando il loro stesso programma elettorale? Sembrerà strano ma per noi del M5s è fondamentale rispettare gli impegni presi con gli elettori. Se diciamo no alle alleanze con i partiti, non le faremo. Se diciamo si alle proposte di buonsenso presentate da PD o PDL, le voteremo. Se diciamo “Stop a nuove costruzioni” quando sappiamo che gli immobili vuoti sono tantissimi, voteremo contro nuove costruzioni e a favore del rilancio dell’edilizia e del commercio ristrutturando l’esistente. Così è stato fatto in Parlamento e ovunque siamo stati eletti. Così continueremo a fare. Ci piacerebbe molto votare alcuni punti previsti dal programma del centrosinistra astigiano, peccato che la direzione intrapresa da questa maggioranza sia a volte opposta agli impegni presi durante la campagna elettorale. Su questi temi che possono modificare moltissimo l’aspetto strutturale e la vita della città non sarebbe ora di dare chiedere direttamente ai cittadini cosa ne pensano? “Agrivillage” e “Porta del Monferrato” non sono altro che due nuovi centri commerciali. “Ogni nuovo posto di lavoro creato con l’apertura di un nuovo centro commerciale provoca la perdita di 6 posti di lavoro nel piccolo commercio” (fonte: CGIA di Mestre). Agrivillage prevede la creazione di 500 nuovi posti di lavoro pertanto dobbiamo ipotizzare che se ne perderanno ben 500 x 6 = 3.000 nell’astigiano? Discorso a parte meriterebbe poi il fatto che gli imprenditori coinvolti sono sempre i soliti noti . La posizione del MoVimento5Stelle è chiara da sempre: si ristruttura, si riqualifica e si fa educazione alimentare, si disincentiva chi inquina (e vedrete che i prodotti dei centri commerciali saliranno di prezzo appena gli si farà pagare per intero i danni che creano). Noi non facciamo promesse elettorali tranne una: rispettare gli impegni presi con i cittadini.