“Abbiamo constatato che in prefettura ad Asti i sindacati maggioritari non fanno gli interesse dei lavoratori ( si può sapere di chi li fanno) nel accordo si è previsto che i soldi gli stipendi dei dipendenti della Gelosobus e delle autolinee Giachino vengano per i prox 4 mesi erogati ( sempre che questo avvenga) il giorno 20 anziché il giorno 15 come da sempre. Vogliamo sapere chi tituberà qui lavoratori che hanno delle scadenze ben precise e vincolate nei giorni precedenti che a causa di sporchi giochi politici non potranno mantenere i propri impegni con il r ischio di eventuali protesti, di eventuali iscrizioni al crif , di eventuali aggiunte di spese o di interessi o altro ancora, chi si prenderà la responsabilità di tutto questo chi pagherà chi difenderà quegli autisti che rischieranno tutto questo od andranno incontro a tutto questo? Chi li difenderà ? C’è lo chiediamo ma pensiamo che nessuno risponderà se none qui sopra, ma che per iscritto non si vedrà mai nulla come al solito e chi ci andrà di mezzo? Come al solito i lavoratori, gli autisti che nulla sanno e che qualcuno al posto loro prende le decisioni senza averli interpellati, con la scusa che i sindacati difendono tutti i lavoratori, si i lavoratori; forse quelli che hanno la tessera, forse…è gli altri che non hanno tessere sindacali? Come si permettono questo signori sempre di decidere per tutti senza mai interpellare nessuno? Come si permettono di fare cose e di agire sempre e soltanto contro i lavoratori? Perché i sindacati o chi per essi invece di colpire sempre e soltanto i lavoratori on provano a colpire una volta tanto i nostri politici i nostri consiglieri regionali o provinciali o chi per loro? Perché se questi signori non sono capaci di governare e di amministrare i nostri soldi, perché le tasse sono nostri soldi, devono andare a casa, devono dimettersi immediatamente , ma cosa ancora più bella, ma che nessuno farà mai applicare quella antica legge che dice che chi sbaglia paga e che i cocci sono suoi, ma qui a pagare sono sempre gli stessi, le fasce più deboli, i lavoratori in questo caso o i pensionati in altri casi, quindi noi diciamo basta, ma diciamo ai sindacati, tutti, o a chi vorrà farne porta voce, ma perché invece di metterla sempre in quel posto a noialtri per una volta non si cerca di fare qualcosa di diverso? Non avete i soldi, non siete stati capaci di amministrare i soldi delle nostre tasse, avete sperperato i nostri soldi in spese ingiustificate? Benissimo cari signori da adesso voi rimanere senza stipendio perché ve lo confischiamo noi per pagare i nostri stipendi di lavoratori che in tutti i casi se li sono guadagnati con il proprio lavoro e non stando dietro ad una scrivania (quando questi ci sono) a scaldare solo delle sedie, ops chiediamo scusa, scaldar delle poltrone”. 
Maurizio Dovico per Comitato Sap