home restaurant“Invitare gli amici a cena ed  essere gratificati dai loro complimenti  non autorizza ad improvvisarsi ristoratori, anche se è stuzzicante , specialmente in tempo di crisi , essere allettati da facili guadagni , magari esentasse . E allora  vogliamo essere subito  molto chiari  e dire che   gli “home restaurant”  , ovvero coloro che ospitano  per pranzi o cene  nella propria abitazione dietro pagamento di uno specifico corrispettivo, sono fuori legge ! E’ un fenomeno  che si sta sempre più generalizzando e che sta diffondendosi  a macchia d’olio al punto che oggi è abbastanza facile  trovare su molti  siti web  questo  “tipo di offerta” con  la possibilità di prenotare e di pagare,  complice anche una tv  ed una stampa che a proposito di cibo  hanno creato un forte interesse;  sostanzialmente  una forma di “abusivismo” che intendiamo denunciare a tutela non solo della ristorazione  ma anche del cittadino. Ma quello che ci sconcerta è la paventata  nascita di “pseudo associazioni”  che si prefiggono di rappresentare chi sta esercitando in modo abusivo questa  attività,   facendo una  “concorrenza sleale”,  operando senza possedere i requisiti professionali,  ignorando  le norme sancite dal Testo Unico di Pubblica Sicurezza,  quelle edilizie e urbanistiche,  sulla sicurezza sul lavoro e non ultimo in regime di totale  evasione fiscale . Tutto questo non può essere ignorato perché esistono precise  norme e  regole che i ristoratori  conoscono molto bene  e che rispettano  consapevoli del fatto che in caso contrario  corrono   non solo il rischio  di essere pesantemente sanzionati se non addirittura di chiudere il locale. E non siamo neanche d’accordo a che si tenti di trovare una sorta di soluzione  per la  regolarizzazione in corsa di questo tipo di attività  invocando magari le ”liberalizzazioni“ , facciamo valere le regole  e le condizioni in vigore: “chi vuole fare il ristoratore deve attenersi a queste,  chi vuole invece  invitare gli amici è libero di continuare a farlo ,   ma a sue spese  non presentando il conto a fine serata, perché questa è una altra cosa! ” Confcommercio e l’Associazione Albergatori e Ristoratori esigno il rispetto delle regole è chiederanno  l’intervento e la collaborazione dei Nas  perché  si tratta anche di frode nel settore alimentare ,  cosi come chiederemo alle  Autorità e  Pubbliche Amministrazioni, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, tutta l’attenzione che il caso merita”.  Claudio Bruno, Confcommercio Asti