CACCIA - gazzetta d'asti“È stato presentato dalle associazioni anticaccia (LAC – Lega Abolizione Caccia, Pro Natura) e dal Consigliere Regionale Andrea Stara (Gruppo “Insieme per Bresso”) un ulteriore ricorso al Tar contro il nuovo Calendario Venatorio approvato dalla Giunta Regionale. Come Arci Caccia, assieme ad Enalcaccia e Italcaccia, abbiamo già  dato l’incarico all’avvocato Paolo Scaparone di resistere in giudizio contro i ricorrenti. Abbiamo cercato di coinvolgere tutto il mondo venatorio in questa azione di difesa di tutti i cacciatori e per fare sì che venga garantito con continuità l’esercizio venatorio appena iniziato, ma purtroppo sia la Federcaccia che Libera Caccia ed Anuu non hanno fino ad ora accettato di condividere questa nostra iniziativa. A fronte del ripetersi degli attacchi al Calendario Venatorio Regionale, appare incomprensibile il fatto di non agire prontamente per tutelare l’attività venatoria in Piemonte. Riteniamo l’atteggiamento delle suddette associazioni un errore molto grave. Come Arci Caccia Regionale, assieme ad Enalcaccia e Italcaccia, abbiamo ritenuto giusto e doveroso assumerci la responsabilità della difesa di tutti i cacciatori piemontesi, al di là dell’appartenenza associativa. I continui pasticci e gli errori compiuti dalla Giunta Regionale già l’anno scorso, ripetutisi quest’anno, determinano un’incertezza nello svolgimento della caccia in Piemonte e impongono che l’Ente di governo regionale affronti il problema della gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio con competenza e serietà, a partire dalla nuova legge, oggi incagliata in Consiglio Regionale”.  Arci Caccia Regionale del Piemonte