“Mentre prosegue a porte chiuse in terza commissione la discussione delle proposte di legge in materia di modifica della normativa regionale sulla caccia e l’Assessore Sacchetto continua a condurre una linea effettiva in contraddizione con le sue stesse dichiarazioni di volontà di superamento dei quesiti referendari, giunge la notizia del deposito della sentenza del tribunale amministrativo regionale correlata al giudizio di ottemperanza, in merito all’operazione di indizione del referendum stesso: il Presidente Cota ha quindici giorni per provvedere all’individuazione della data in cui la consultazione popolare dovrà svolgersi.
In caso di mancanza, il Prefetto di Torino sarà nominato Commissario ad Acta e provvederà direttamente.
La sospensione della democrazia diretta piemontese si è finalmente conclusa, e di questo siamo lieti!
Ci auguriamo che un Presidente appartenente ad una forza politica così pervasa da slogan che, spesso solo formalmente, mettono le istanze popolari al centro dell’attenzione, ottemperi con opportuna solerzia a quanto dal TAR stabilito!
Dal canto nostro, prima ancora che ad una vittoria del “SI”, che pur ci auspichiamo, saremo attivi da subito perchè l’antidemocratico quorum venga raggiunto e i cittadini possano avere la giusta informazione per esercitare con consapevolezza la propria sovranità, esprimendosi nel referendum regionale”.

Fabrizio Biolé vice capogruppo regionale  MoVimento 5 Stelle