“Marmo ci elargisce lezioni di geografia e come sempre tira fuori dal cappello il mitico Corridoio V. Tutti sanno ad Asti che il padre dell’attuale opera Faraonica che si chiama tangenziale Sud Ovest è Roberto Marmo. Marmo allora presidente della Provincia di Asti ebbe un’idea fulminante
e geniale, esperto di economia e di geografia e flussi stradali, ipotizzo’ (rispolverando un progetto anni 70 di una piccola bretellina) che la attuale Asti Cuneo dovesse finire ad Ovest di Asti. Peccato che tutti i flussi stradali passanti per Asti e provenienti da Cuneo fossero in prevalenza diretti a Est verso Genova e Milano. Non convinto di questo tentò di imporre per anni il termine della Asti Cuneo a Ovest, capovolgendo il buon senso e la geografia.
Era davvero fantasioso questo capovolgimento del flusso stradale, cosi’ come fantasioso era il richiamo al Corridoio 5 che giustificava il tratto sud ovest. Recitava cosi’ : “Il grande traffico dei mezzi in transito, che dal sud Europa (Francia e Spagna) è diretto a Milano e poi a nord verso la Germania ovvero al Veneto, all’Emilia e ai paesi dell’Europa dell’Est, (esplicito riferimento al Corridoio 5) non può essere costretto a percorrere una “ Z” rovesciata per andare a passare da Corso Alba, per poi andare al casello di Asti ovest e quindi riprendere la direzione originaria percorrendo la Torino-Piacenza da Asti ovest ad Asti est.” Ci siamo sempre chiesti dove Marmo avesse incontrato tanti Ucraini e Portoghesi, abbiamo pero’ scoperto che in Corso alba non se ne vedono
molti, ma che invece questa litania che Marmo ripete da anni ora la riutilizza e allora ci sa molto di disco inceppato. Torniamo pero’ alla storia, Marmo da buon politico racconto’ le sue favolette che parlano di corridoi, folletti, buchi e gallerie viadotti e viaggi alla Marco Polo e convinse il Comune guidato dal centro sinistra. Si arrivo’ a un compromesso, digerito da tutti, anche dal Comune di centro sinistra fino ad allora contrario, la ASTI CUNEO non finirà ad
ovest ma ad Est, pero’ l’opera Tangenziale Sud Ovest (praticamente la stessa voluta da Marmo) si farà.
A beneficarne il gruppo Gavio al tempo stesso azionista di maggioranza e realizzatore dell’opera (conflitto di interessi?), anche il centro
sinistra al governo cittadino e nazionale fece finta di non vedere e Marmo, un po’ irrequieto politicamente, nei corridoi dei partiti sembro’ anche una buona nuova possibilità politica per il centro sinistra. Tradito da tutti il comitato ha iniziato allora una dura battaglia tecnica, scoprendo per strada di saperne molto piu’ di traffico, di flussi e dell’opera del suo padre fondatore. Si sono poi susseguiti Galvagno in Comune , Armosino in Provincia, e anche diversi governi di centro sinistra e destra, ma il peccato originale di Marmo condiviso un po’ da tutti continua a minacciare gli Astigiani. Nel corso della lotta del comitato ormai ventennale, abbiamo smontato pezzo a pezzo l’opera, ovviamente il primo fatto che smontammo fu l’interesse strategico: un ‘opera rimandata per venti anni e sul cui corso si sono costruiti quartieri, un ‘opera poco prioritaria per i paesi del sud dell’astigiano progettata per volumi di traffico esorbitanti rispetto un flusso reale che è paragonabile a un corso cittadino.
La nostra TSO è diventata famosa per essere la strada piu’ costosa d’Europa. Oggi Marmo torna redivivo politicamente a parlare di corridoi, di
strategie senza aver ripassato i flussi di merci e a giustificare un’altra opera inutile, viene davvero il dubbio che si sia specializzato in questo gioco: “Difendere le opere inutili”. Forse è un modo per passare alla storia, invitiamo Marmo quindi a rileggersi le migliaia di pagine di oservazioni presentate dai NO TAV, gli studi di professori universitari e i flussi di traffico merci del TAV (baserebbe la linea attuale per soddisfarli)e che per altro sono in calo.
Nota curiosa : Marmo nel 2005 si candido’ per la ricostruzione in IRAQ, come Provincia di Asti, con un ‘operazione che tutti ricorferete molto discutibile all’interno dei General Contractor post guerra, insomma il ricostruire degli alleati dopo aver distrutto un paese (vi alleghiamo una gustosa vignetta storica). Insomma ogni volta che rispunta la sua vena di stratega, non si documenta abbastanza, io penso che sbagliare una volta è umano, perseverare nell’errore forse è il vero motivo per cui Marmo oggi siede nella Commissione Bilancio della Camera.
A far da contrasto a questo atteggiamento che ripete gli stessi concetti da anni, vi è una Valle “La VAL DI SUSA”: territori, amministratori studenti e profesori che hanno saputo costruire un esempio di difesa del bene comune, mettendo insieme relazioni e conoscenze, la vera politica (ahime inascoltata) che si occupa degli interessi delle persone e non dei posti di potere”.

Mario Malandrone, Asti Social Forum