“Vorrei raccontarvi una storia semplice, una piccola storia di insensibile, irragionevole affermazione di autorità. Mi chiamo Stefania Benedetti, sono la mamma di una giovane danzatrice che ieri, sabato 2 marzo, ha danzato al concorso Futurando presso il vostro meraviglioso teatro Alfieri. Siamo partiti in più di ottanta persone tra genitori, accompagnatori e danzatori da Olgiate Olona (Va)  per vedere danzare i due gruppi del “Centro Arte Danza”. Ottanta persone e un Barboncino, una piccola mascotte che segue ovunque il gruppo di danza di mia figlia. Ovunque ben accetta e festeggiata, portata sul palco per le premiazioni, osannata dai bambini del gruppo, osannata ovunque ma non nel vostro teatro! Sono entrata in teatro con la mia Kira chiusa nella borsa che dormiva e mi sono seduta al mio posto in mezzo alle altre persone del nostro gruppo, non l’ho tirata fuori dalla borsa, dormiva e avrebbe dormito per tutto il tempo senza mai mettere fuori nemmeno una zampa dalla sua borsa. Spuntava solo la testolina bianca ricciuta; una maschera la vede e mi dice che i cani non sono ammessi in teatro, io faccio notare che è chiusa nella borsa ed è come se non ci fosse, è più un peluche che un cane… ma la maschera insiste, le spiego la situazione e lei allora chiama il responsabile… Aiuto, che persona! Mi intima di uscire all’istante altrimenti bloccherà l’intero spettacolo; io gli spiego che arriviamo da Varese con il pullman, che non posso restare fuori con il cane fino alle 23, che se mi fa uscire mi impedisce di vedere mia figlia danzare. Niente da fare, “Fuori, deve andare fuori!” Intervengono le altre mamme, cercando di far capire che il cane rimane sempre nella borsa, che è insensato farmi uscire e impedirmi di vedere la mia bambina. Io allora dico: “ Chiamo canale 5, è una cosa da “Striscia la notizia!”; a quel punto il responsabile va su tutte le furie, mi caccia fuori, impedisce a chiunque di parlare e con toni aggressivi ed arroganti dice che siamo arrivate fin da Varese apposta per prenderlo per il c…, che io devo andarmene immediatamente e restare fuori dal teatro. Quando io gli chiedo: “ Ma lei ha il coraggio di farmi stare fuori al freddo fino alle 23 e impedirmi di vedere mia figlia danzare?” lui, senza guardarmi in faccia, alza il braccio indicandomi l’uscita e dice:” FUORI, deve andare fuori e restare fuori! Via, o non faccio partire lo spettacolo!” Esco, passeggio per un po’, poi ho freddo ed entro nel bar di fronte al teatro; le persone del mio gruppo fanno a turno per non lasciarmi sola e i proprietari del bar cercano di capire cosa sta succedendo, sono imbarazzati per l’accaduto, si scusano dicendo che la persona che mi ha trattata così in malo modo e un noto arrogante, che ad Asti sono ospitali con le persone e gli animali, di non pensare male per questo della loro città e dei loro concittadini; nel frattempo molti ragazzi ed altri avventori del bar fotografano, coccolano e si interessano alla mia Kira e parte un tam tam su Facebook per diffondere la notizia! Dopo qualche ora cerco di entrare per lo meno nella hall del teatro, dove una gentile signora dell’organizzazione  si è offerta di tenermi per qualche minuto il cagnolino e darmi modo di vedere la mia piccola danzare. Appena finita l’esibizione torno fuori al freddo con il barboncino tremante ed aspetto, ci sono le premiazioni; sento gli applausi e le ovazioni, non so cosa succede, io sono fuori, le bambine mi tempestano di sms per chiedermi dove è Kira, le tranquillizzo dicendo che sono lì con loro e facciamo il tifo…ma io sono fuori quando annunciano che il gruppo di mia figlia e l’altro gruppo del Cad sono primi, hanno vinto il primo premio nella categoria Baby e nella categoria Juniores; io sono fuori quando le mamme si abbracciano e si baciano felici per la vittoria e si sgolano ad urlare bravi ai nostri bambini! Fuori, devo restaer fuori! Mi sono persa tutta lo spettacolo, tutta la premiazione, tutta la gioia. Quando le bambine escono dal teatro esultanti cercando Kira per abbracciarla e fotografarla insieme alle coppe scoprono cosa è successo, ci rimangono male, molto male…” Stefania Benedetti