GIOVANNI PENSABENE“Caro Fabrizio e care/i assessori, uso questa modalità di comunicazione giacchè le occasioni di incontrarsi in Consiglio Comunale, luogo deputato alla dialettica tra maggioranza e opposizione, sono molto rare e generalmente coincidenti con scadenze inderogabili che assorbono per intero i tempi della discussione. Premetto che a me non sembra normale che il consiglio Comunale non sia stato convocato per tutto il mese di ottobre e che la prossima convocazione sia prevista, su mia richiesta, entro la fine di novembre sui temi della sanità. Continua a capitare così che importanti scelte per la città e la vita amministrativa siano apprese dai consiglieri comunali, almeno quelli dell’opposizione, solo attraverso le colonne dei giornali. Faccio alcuni esempi: i nomi degli assessori;  la nomina dei “magnifici 4” ( a proposito, esistono ancora?);  la nomina del Presidente della Biblioteca;  l’assegnazione di importanti spazi comunali ad associazioni varie mentre altre, a cui pure erano state promesse sedi in campagna elettorale, continuano ad aspettare; il “pianocittà” e via elencando. L’ultima scelta appresa dai giornali è l’incarico dirigenziale per i servizi sociali. L’incarico è stato affidato “intuitu personae” all’attuale direttrice della Casa di Riposo di Asti che sembra svolgerà entrambe le funzioni. Non conosco la persona in questione e non ho motivo di dubitare delle sue, evidentemente notevoli, capacità. Mi sembra francamente eccessivo che una persona riesca a gestire contemporaneamente la più grande Casa di Riposo del Piemonte e il Servizio più “rognoso” dell’Amministrazione comunale. Nella composizione delle deleghe assessorili è stata presentata in pompa magna anche quella sulla “trasparenza e legalità”, affidata al mio amico Alberto Pasta, ed è proprio in nome della trasparenza (sulla legalità non ho dubbi, siete tutte/i persone per bene) che vi chiedo se, nella scelta del nuovo dirigente, sia stata avviata una procedura pubblica di ricerca di professionalità, se siano stati quindi acquisiti curricula di altri “aspiranti” e se sì in base a quali criteri sia stata scelta la persona incaricata, se non vi fossero tra i dirigenti in forza presso l’Amministrazione le competenze per gestire questo Servizio, se non vi fossero tra il personale non dirigente del Comune professionalità meritevoli di leggittime aspettative di carriera. Infine, ma non per ultimo, se non vi siano profili di incompatibilità tra Dirigente della Casa di Riposo e Dirigente dei Servizi sociali del Comune che può avere compiti di vigilanza sull’attività della Casa di riposo oltre che intervenire direttamente sulle rette dei meno abbienti. In definitiva vi chiedo se non fosse stato meglio seguire una procedura più trasparente e se non sia più corretto per il presente e per il futuro confrontarsi con il Consiglio Comunale sulle scelte per la città, non limitandosi alle sole riunioni di maggioranza dove, probabilmente, l’insoddisfazione di qualche componente vi fa pensare di poter risolvere al vostro interno la dialettica maggioranza /opposizione”.   Giovanni Pensabene