“Astigiana d’adozione, ho già avuto l’onore di aver pubblicata su quotidiani e settimanali, sia cartacei, sia on-line, una mia lettera che suggeriva due iniziative che potevano essere intraprese per creare uno specifico legame fra la città e la Persona del Sommo Pontefice il cui albero genealogico, come ben si sa, è radicato nelle nostre belle colline. Il Comitato Papa Francesco di Asti è già all’opera per la loro realizzazione. Ora, mi permetto di esprimere un altro suggerimento. Dato che è di questi giorni la notizia che una scultura a grandezza naturale raffigurante Papa Francesco è stata installata nella cattedrale di Buenos Aires e che analogo omaggio era già stato prontamente fatto a metà maggio dal devoto comune partenopeo di Cicciano, primo al mondo ad onorare in tal modo Sua Santità, perchè mai la terra che diede i natali alla famiglia Bergoglio non potrebbe, se non una statua, edificare quanto meno una cappella votiva dedicata a Papa Francesco? Essa potrebbe sorgere quanto prima sul bivio che, dalla super-strada, porta a Bricco Marmorito e in tal modo si potrebbe anche razionalizzare quel coacervo di sgangherate segnalazioni sia stradali, sia funebri e fornire ai pellegrini un’immagine più decorosa e consona all’estetica che i luoghi dovrebbero meritare. Rivolgo questo invito al Sindaco di Asti, certa che il mio appello troverà talmente tanti sostenitori da indurre l’Autorità a realizzare almeno questo seppur modesto tributo, in attesa che ben altre iniziative vengano intraprese oltre a quella di celebrare l’elezione papale con una provincialissima bottiglia di vino (sic!) la cui etichetta non è certo comprensibile da parte della maggioranza degli italiani”. Amalia Pesh