OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - ASL AT“Esprimendo vicinanza ai Sindaci che si sono ritrovati davanti all’ospedale per chiedere chiarezza sul piano sanitario, alcune considerazioni sono d’obbligo. La prima considerazione e di metodo: non è accettabile che le notizie sulla riorganizzazione vengano apprese a mezzo stampa senza alcun incontro preliminare o comunicazione ufficiale da parte della Regione. Veniamo ora al merito: dubitando che l’impianto della riorganizzazione sia limitato all’eliminazione di 11 SOC (leggasi primariati) per risparmiare sugli stipendi, viene invece il sospetto che attraverso l’eliminazione dei primariati si vogliano eliminare i reparti. Se cosiÌ fosse, invece che di riorganizzazione sarebbe piuÌ opportuno parlare di “declassamento” della sanita astigiana, tenendo conto che esisteva giaÌ una proposta di razionalizzazione e di collaborazione tra le strutture ospedaliere di Asti e Alessandria che integrava i servizi senza “svuotare” un ospedale nuovo per andare a centralizzare servizi in strutture magari vetuste e inadatte. L’eventuale taglio di undici reparti renderebbe il Massaia un deserto e i (presunti) risparmi andrebbero a gravare direttamente in termini di disagi e di costi sui cittadini, costretti a spostarsi in altre realta. Chiaramente non possiamo accettare un impostazione che da un lato sottrae fondi al completamento dell’ospedale di Nizza Monferrato e dall’altra svuota di funzioni una nuova struttura come il Massaia, nata solo dieci anni fa per essere un polo di riferimento della sanitaÌ sul territorio. Saremo quindi a fianco dei Sindaci e dei cittadini offrendo il massimo sostegno e la massima collaborazione per le iniziative che intenderanno intraprendere sul territorio e a livello di confronto con la Regione”. Andrea Giaccone, segretario provinciale della Lega Nord