Agricoltura sociale: c’è spazio anche nell’AstigianoIn altre realtà italiane è già diffusa, mentre la sua presenza nell’Astigiano è ancora da costruire: “Ma ci sono tutte le condizioni perché l’agricoltura sociale possa decollare anche nel nostro territorio” è l’opinione del deputato Massimo Fiorio, primo firmatario della proposta di legge sull’agricoltura sociale i cui ultimi emendamenti saranno votati questa settimana in Commissione Agricoltura della Camera di cui il parlamentare astigiano è vicepresidente. Di agricoltura sociale si è parlato nei giorni scorsi in Municipio al convegno  promosso dall’associazione “Asini si nasce… e io lo nakkui”, con il patrocinio del Comune, cui ha partecipato il viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero. “Due settori considerati per troppo tempo marginali, l’agricoltura e il sociale, se messi insieme creano una realtà forte – ha sottolineato Fiorio, la cui proposta di legge valorizza le molteplici esperienze attualmente in atto – Molti piccoli paesi dell’Astigiano hanno un patrimonio di aziende agricole con spazi e attività che possono essere dedicati all’agricoltura sociale, favorendo l’inserimento di persone cosiddette svantaggiate: disabili psichici o fisici, ma anche disoccupati di lungo corso. Sarebbe una risposta concreta all’inclusione sociale e alla creazione di nuovi posti lavoro, di cui c’è bisogno anche nella nostra provincia. Un’esperienza, laddove già realizzata, che costituisce integrazione di reddito per le aziende agricole e integrazione sociale per territori in cui mancano strutture e risposte socio-assistenziali”. La proposta di legge, che tiene conto delle esigenze espresse dalle realtà direttamente coinvolte, punta sulla multifunzionalità delle aziende agricole, aprendole al campo del sociale, e riqualifica il sistema di welfare locale: le fattorie sociali si fondano sulla solidarietà e non sull’assistenzialismo. “Gli operatori che vi lavorano – ha spiegato Fiorio – possono costituirsi in organizzazioni di produttori riconosciute e, in prospettiva, avranno la possibilità di veder collocato il loro prodotto nelle mense scolastiche o negli ospedali. Uno sbocco di mercato importante, con consumatori consapevoli che quello che mangiano è un prodotto etico, solidale e di buona qualità, spesso proveniente dall’agricoltura biologica”. Prospettive che piacciono all’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Piero Vercelli, che ieri ha annunciato “l’intenzione di costituire un tavolo di lavoro per fare incontrare il mondo agricolo con quello del sociale, proprio partendo dai contenuti della proposta di legge firmata da Fiorio che mette al centro la persona”. Asti, dunque, raccoglie la sfida mentre a Roma si guarda a un percorso con i tempi contingentati: “Puntiamo ad approvare la proposta di legge entro l’estate alla Camera e in autunno in Senato” ha indicato il deputato Pd. “Il provvedimento – la sottolineatura del  viceministro Olivero – riconosce ciò che di innovativo è stato fatto finora, senza comprimerlo: non crea limitazioni dall’alto ma aiuta e articola ciò che viene dal basso”.