Brignolo alla riunione dei presidenti di provincia piemontesiTutti i neo eletti presidenti delle province piemontesi si sono ritrovati  a Torino alla riunione dell’U.P.P. (Unione Province del Piemonte) per esaminare le condizioni economiche degli Enti anche alla luce dei nuovi tagli governativi. Asti era rappresentata dal presidente Fabrizio Brignolo, accompagnato dal vice Marco Gabusi e dal consigliere Luca Quaglia. Il quadro emerso è preoccupante: tutte le Province del Piemonte, salvo Alessandria e Vercelli (la prima per effetto di un ricorso vinto contro la Regione Piemonte e la seconda per effetto dell’applicazione di vecchi avanzi di amministrazione) sforeranno nel 2014 il patto di stabilità. Anche Asti si trova in questa situazione, con un disavanzo che, prima del taglio praticato con il decreto del 10 ottobre, ammontava a circa 2.100.000 euro (somma recuperabile nei tre anni successivi); con l’ulteriore ultimo taglio di ulteriori 1.100.000 euro, il disavanzo (salito a 3.300.000 euro) pare difficilmente ripianabile e espone l’Ente al rischio di predissesto. La riunione è servita anche a preparare l’assemblea che si terrà a Roma mercoledì prossimo, di tutte le Province italiane, in vista dell’incontro con il Governo. La posizione della Province va nel senso di restituire a Regione e Stato le funzioni che a suo tempo sono state delegate: all’atto del passaggio di funzioni erano infatti anche garantite le risorse finanziarie necessarie al loro esercizio: con il passare degli anni le attribuzioni di funzioni sono rimaste ma i trasferimenti dei relativi fondi, sono stati ridotti al lumicino. Se Stato e Regioni sii riprenderanno le funzioni e il relativo personale, i tagli di risorse diventeranno sostenibili e le “nuove province” opportunamente snellite potranno rimettersi a erogare efficacemente i servizi ai cittadini..