CAMERA DI COMMERCIO DI ASTI - gazzetta d'asti“La Camere di Commercio di Asti svolge una funzione indispensabile a garanzia del sistema economico e dello sviluppo del territorio”. L’hanno testimoniato a più voci, sindaci, imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali presenti, questa mattina, alla conferenza stampa convocata dal presidente Mario Sacco per illustrare, cifre alla mano, l’attività dell’Ente al servizio delle imprese e dei consumatori astigiani. Alla proposta del Governo Renzi di abolire l’obbligo di iscrizione alle Camere di Commercio, i vertici di Palazzo Borello hanno risposto con numeri e fatti. A cominciare dal Registro delle Imprese, strumento di pubblicità legale, di informazione economica e di trasparenza che nel 2013 ha gestito, tra gli altri, 7000 visure e certificati, 6607 atti depositati in via telematica e 23.850 pratiche presentate tramite il sistema telematico ComUnica. Circa 4000 sono i documenti per l’estero rilasciati dagli uffici di Palazzo Borello nel 2013, cui si aggiungono 31 progetti per l’Internazionalizzazione, le pratiche di contributi alle PMI per la partecipazione a fiere internazionali, per investimenti (in collaborazione con consorzi di garanzia fidi), per lo start up d’impresa e l’occupazione, ed ancora per i servizi di Information Technology e Banda Larga. “Tra il 2013 e il primo quadrimestre 2014 la Camera di Commercio di Asti – segnala il presidente Sacco – ha formato gratuitamente, attraverso corsi e seminari, 560 rappresentanti d’impresa. Abbiamo certificato 195 strutture ricettive con il marchio di qualità “Ospitalità Italiana” e 181 aziende con il progetto “Eccellenza agroalimentare tradizionale” senza costo alcuno a carico delle imprese”. Il successo di pubblico della Douja d’Or e del Festival delle Sagre, manifestazioni che negli ultimi anni hanno conquistato una visibilità sempre più nazionale e internazionale, va di pari passo con le attività promozionali a sostegno della Barbera. Tra queste merita una citazione la partnership con l’Aisla che, grazie alla vendita di 66 mila bottiglie di Barbera, ha raccolto in sei anni (2008-2013) ben 1 milione e 400 mila euro a favore della ricerca scientifica sulla Sclerosi laterale amiotrofica. Le attività a favore della trasparenza e della correttezza dei rapporti commerciali, per la vigilanza sul mercato (sportello per etichettatura alimentare; sicurezza dei prodotti elettrici, tessili/calzature, giocattoli) e per la tutela della proprietà industriale (113 marchi depositati nel 2013), si integrano con il lavoro del Laboratorio Nazionale di Taratura che opera come organismo notificato europeo sui contatori d’acqua (unico in Italia) sui misuratori di carburante e sulle bilance automatiche. Il valore del Laboratorio è stato testimoniato “in diretta” da alcuni tra gli imprenditori astigiani che ne utilizzano i servizi: Massimo Gamba, titolare della Ditta Gamba di Castell’Alfero (unico produttore italiano di impianti di carburante); Alfredo Galliano delle ditte G2 Misuratori di Asti e G.Gioanola di Nizza Monferrato e Franco Repetto della Watertech di Canelli (contatori per acqua). “Il Laboratorio – hanno dichiarato – non è solo un supporto indispensabile alle nostre attività ma ha consentito la qualificazione del mercato nazionale, contribuendo allo sviluppo e al rafforzamento del made in Italy di fronte alla minaccia della concorrenza asiatica”. Non ultimo, il presidente ha ricordato l’attività di mediazione civile e commerciale che nel 2013 ha visto la Camera di Commercio impegnata per la risoluzione di 54 istanze. “Tutte queste attività – conclude Sacco – sono state realizzate con un organico di 46 unità, in calo del 25% in termini di numero e del 30% in termini di costo rispetto al 2006. Le spese di funzionamento sono passate da 2,13 milioni nel 2006 a 1,5 milioni nel 2013, con una riduzione del 29 per cento. Grazie all’oculata gestione finanziaria di questi anni, orientata al risparmio di spesa ben prima delle imposizioni da spending review, il bilancio 2013 si è chiuso con un risultato positivo di 462.631 euro”. Gli ha fatto eco Aldo Pia, vice presidente della Camera di Commercio e presidente del Gruppo bancario Cassa di Risparmio di Asti, ricordando che la spending review alla Camera di Commercio di Asti “è partita 15 anni fa con l’abolizione delle auto blu e con una politica di servizi e investimenti orientata esclusivamente ai bisogni delle aziende, come testimoniato, tra gli altri, dalla creazione del Laboratorio nazionale di Taratura dei contatori d’acqua, divenuta eccellenza in Italia”. Il sindaco di Dusino San Michele Walter Malino, per parte sua, ha difeso e lodato i servizi camerali, sottolineando che “la Camera di Commercio è rimasto l’unico ente a svolgere un ruolo di coordinamento e indirizzo sul territorio provinciale, di cui non si può fare a meno”. Dello stesso tenore l’intervento del sindaco di Nizza Flavio Pesce: “Il bilancio dei servizi illustrati questa mattina è senz’altro positivo, possiamo discutere sulla riforma delle Camere di Commercio ma non ha senso parlare della loro eliminazione. Chi si farebbe carico di queste attività indispensabili per il sistema economico?”. Luca Mogliotti, presidente dell’Associazione albergatori e ristoratori della provincia di Asti ha dichiarato: “La collaborazione con la Camera di Commercio è cresciuta in questi anni e si sta ulteriormente qualificando: tra novembre e dicembre organizzeremo a Palazzo dell’Enofila la sette giorni della gastronomia. Senza la Camera di Commercio saremmo completamente soli di fronte alle difficoltà di questa fase economica. Non abbiamo altri interlocutori pubblici, il Comune di Asti è assente”. Per Biagio Riccio, presidente di Confartigianato Asti: “E’ impossibile non capire l’utilità delle Camere di Commercio. Temo  – ha concluso – che l’unico vero obiettivo del Governo sia mettere le mani sul patrimonio del sistema camerale che, va ricordato, allo Stato non costa un centesimo”. Il deputato Massimo Fiorio (pd) si è associato al disagio manifestato dal territorio contro la ventilata ipotesi di cancellazione delle Camere di Commercio: “Pur facendo parte della maggioranza di Governo non sono favorevole alle ipotesi di riforma istituzionale che smantellano le forme di rappresentanza dei territori, gli enti intermedi, a favore di politiche di centralismo regionale – ha dichiarato Fiorio. Da questa Camera di Commercio, con la necessaria dialettica e con un lavoro di squadra su più fronti, sono partiti progetti importanti come i voucher per la vendemmia. Un ente economico che dialoga con tutto il territorio della provincia è necessario. Mi farò portavoce a Roma del lavoro positivo seminato in questi anni e nello stesso tempo considero
utile la proposta di autoriforma approvata poche settimane fa dal sistema camerale”. “Le Camere di Commercio sono indispensabili – ha concluso il presidente Sacco – e ci auguriamo che il Governo ne prenda atto”.