Per il Comune di Asti nel 2013 tagli dallo Stato per 6,7 milioni di euro. “Situazione molto grave – ha commentato il sindaco Frabrizio Brignolo – ma la affronteremo con interventi straordinari, coinvolgendo il mondo economico e sociale della città”. Brignolo e gli assessori ai servizi sociali Piero Vercelli e al lavoro Marta Parodi hanno lanciato un grido d’allarme sugli ulteriori tagli alle finanze comunali che saranno applicati ai Comuni l’anno venturo e che comportano minori entrate per un importo che potrà intercorrere tra i 4,7 e i 6,7 milioni di euro. “Atteso che il bilancio di parte corrente del Comune di Asti è di circa 70 milioni di euro di cui 24 di stipendi del personale e 24 di trasferimenti alle società partecipate per il pagamento del trasporto pubblico, della raccolta e smaltimento rifiuti –ha spiegato il sindaco- questo significa che il taglio di 4,7 o 6,7 milioni dovrà essere applicato sulla quota ‘comprimibile’ di 22 milioni di euro”. “E’ evidente – ha aggiunto Brignolo – che un taglio di queste proporzioni non potrà essere affrontato con aggiustamenti o tagli orizzontali ma richiede modifiche strutturali”. Occorrerà quindi attuare un piano organico di risparmi, contenimento delle spese, ristrutturazione dei servizi, reperimento di risorse che richiederà uno sforzo straordinario da parte di tutti: amministratori, uffici e cittadini, perché si è determinata una situazione eccezionale. “Questo non significa – ha aggiunto il sindaco- che siamo spaventati: al contrario abbiamo le idee chiare sui provvedimenti da adottare e predisporremo un piano organico che condivideremo con i rappresentanti dei lavoratori del Comune, con le associazioni di categoria e sindacali, con i rappresentanti del mondo economico e sociale della Città per arrivare a soluzioni condivise su cui chiameremo tutti i cittadini a collaborare con senso di responsabilità e coesione sociale”. L’assessore al lavoro Parodi ha illustrato le iniziative che il Comune di Asti, lo scorso 8 novembre, ha proposto alla riunione dell’assemblea dell’ANCI in Sala Pastrone: iniziative accolte dall’assemblea, in forza delle quali vi sarà una mobilitazione delle Città (delibere, petizioni, mozioni, etc.) con le quali si chiederà che, in sede di conversione della legge di stabilità, il Parlamento modifichi il provvedimento allentando la stretta sugli Enti locali. L’assessore ai servizi sociali Vercelli ha messo in evidenza come il carico sui Comuni sia in continuo aumento, stante il fatto che crescenti fasce di popolazione vengono spinte dalla crisi economica verso una situazione di povertà e, pertanto, è grave togliere ai Comuni ulteriori risorse.