MASSIMO FIORIONelle pieghe del bilancio dello Stato ci sono oltre 900 milioni destinati alla ricostruzione delle zone alluvionate e per la prevenzione del disastro idrogeologico: perché non sono mai stati spesi? Lo chiedono in un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, gli onorevoli Massimo Fiorio e Cristina Bargero, espressione di territori (l’Astigiano e l’Alessandrino) gravemente danneggiati dall’esondazione di vent’anni fa. “E’ necessario chiarire – indica Fiorio – quale destinazione hanno avuto i fondi specifici che, a partire dagli eventi alluvionali del 1994, erano stati stanziati per la ricostruzione e contro il dissesto idrogeologico. E soprattutto chiediamo la destinazione delle cospicue risorse giacenti: 79 milioni per il solo 2015, oltre 900 milioni se rapportati all’ultimo quadriennio”. In particolare il riferimento è a una tassa di scopo, istituita sin dal 1994 a seguito dei disastrosi eventi calamitosi che misero in ginocchio buona parte dell’Italia Settentrionale: nel solo Piemonte ci furono 8.800 imprese distrutte o gravemente danneggiata. Da qui la costituzione di un Fondo specifico generato dal prelievo di un’addizionale del 50% della tariffa dell’imposta di bollo applicata dalle banche. “Le risorse hanno consentito negli anni – indicano Fiorio e Bargero – importanti interventi di messa in sicurezza del territorio, oltre che, nel solo Piemonte, la rilocalizzazione in aree sicure di circa mille imprese. Tuttavia solo una minima parte degli introiti è stata destinata agli scopi previsti e ciò ha comportato l’interruzione di molte opere e causato le disastrose conseguenze dovute ai sempre più frequenti eventi alluvionali”.  Attraverso l’interrogazione, collegata ad alcuni emendamenti al disegno di legge di stabilità 2015 e alla richiesta di confronto con il ministro Padoan, i due deputati chiedono che, oltre a chiarire la mancata destinazione dei fondi, le risorse vengano nuovamente assegnate al Piemonte e alle altre regioni colpite per essere utilizzati con le finalità di ristoro dei danni subiti dai soggetti alluvionati e per proseguire l’opera di prevenzione e messa in sicurezza delle imprese operanti nei territori a rischio. “L’utilizzo del Fondo – sottolinea Fiorio – consentirebbe tra l’altro di affrontare l’annosa questione dei mancati rimborsi dei contributi versati in eccesso all’Inps e all’Inail dalle aziende alluvionate: problema che coinvolge centinaia di aziende delle province di Asti, Alessandria, Casalese e Vercelli”. Intanto l’approvazione alla Camera di un ordine del giorno, con cui Bargero e Fiorio hanno impegnato il Governo ad attivare tutti gli strumenti finanziari disponibili a sostegno delle popolazioni colpite della provincia di Alessandria più volte colpite dalle esondazioni dell’ultimo mese, sta dando i suoi primi risultati.