PIANTO, LACRIME E COMMOZIONE IN POLITICA / SPECIALE“Una persona schietta e corretta, tenace nelle proprie iniziative, profondamente impegnato in campo culturale, per far rivivere le radici della tradizione popolare e linguistica del Piemonte”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, ha rievocato Gipo (Giuseppe) Farassino scomparso l’11 dicembre scorso, attore e cantautore dialettale, consigliere regionale nella V e VI legislatura e assessore nella VII. Nel 1994 lasciò la Regione per entrare nel Parlamento europeo. Prima di chiedere un minuto di silenzio all’Assemblea, Cattaneo ha ricordato che prima della sua carriera regionale Farassino aveva ricoperto incarichi di consigliere comunale e segretario piemontese della Lega Nord, e che “ha svolto la propria attività politica con la coerenza e la forza di volontà che ha contraddistinto anche tutta la sua vita artistica, fino a pochi mesi della scomparsa, nonostante le difficili prove che la vita gli ha riservato. Ai funerali, svoltisi a Torino il 13 dicembre scorso, erano presenti il Presidente della Giunta Roberto Cota e in rappresentanza del Consiglio regionale il Vicepresidente Fabrizio Comba”. Dopo Cattaneo è intervenuto il presidente della Giunta regionale, Roberto Cota, per sottolineare l’attività svolta da Gipo Farassino definito “uomo delle istituzioni”. Assente per una indisposizione, la figlia Valentina ha fatto distribuire in Aula varie copie di una bella fotografia del padre.