Un budget con forti risparmi sulla gestione corrente e un importante incremento di progetti innovativi. Questo è l’obiettivo del 2013 del Consorzio per il Sistema Informativo Piemonte.
Il costo dei servizi erogati diminuisce del 25% passando da 120 a 90 milioni di euro, grazie ad una significativa azione di efficienza attuata dal Consorzio. Contemporaneamente si lavora per incrementare del 50% gli sviluppi di nuove soluzioni, passando da 35 a 50 milioni di euro. Questo significa che, oltre a ridurre in modo rilevante la spesa totale degli Enti, già diminuita di circa 50 milioni di euro all’anno rispetto al passato, il Csi continua a tagliare i costi sul mantenimento dei servizi esistenti, liberando risorse per ridurre l’obsolescenza dei sistemi e investire su nuove realizzazioni.Ciò rappresenta una sfida, perché significa poter contare su un volume sempre inferiore di attività: è una sfida che però una società pubblica deve accettare e che qualunque altro Ente dovrebbe a sua volta attuare sui propri costi. Contemporaneamente il Csi lavorerà per raggiungere il 10% di ricavi derivanti dai nuovi mercati che il Csi ha iniziato a servire, come ad esempio quello internazionale che vale circa 5 milioni e mezzo di euro, e rafforzando la propria offerta per quello degli enti locali. La crisi della finanza pubblica esiste, ma ci sono diversi modi per affrontarla: solo tagliare senza riorganizzare e innovare processi e sistemi può comportare per la Pubblica Amministrazione piemontese un prezzo da pagare nei prossimi anni in termini di efficienza e competitività, per mancanza di innovazione. Il Csi ha scelto una strategia diversa e la sta perseguendo con forza.