OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - ASL ATProclamato lo sciopero del personale del comparto sanità il 3 novembre prossimo. Ad annunciarlo è il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che dichiara inaccettabile il perdurare del blocco del contratto della Sanità e il disinteresse del governo verso i lavoratori del Sistema Sanitario Nazionale. Il Segretario Bottega: “Grave che alla vertenza non abbia mai partecipato un rappresentante del Ministero della Funzione Pubblica a dimostrazione dello scarso interesse verso i lavoratori che garantiscono i servizi per la salute pubblica”, ha commentato il segretario Nazionale Andrea Bottega al termine della la vertenza del personale infermieristico e del comparto sanità promossa da Nursind per il perdurare delle gravi criticità legate alla valorizzazione economica e di carriera del personale e alla sempre più grave disoccupazione infermieristica. Il Nursind, date le assenze dei rappresentanti del MInistero, ritiene che la Salute dei cittadini per questo governo vale meno della loro sicurezza. Per questo il sindacato scenderà in piazza per manifestare contro il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge122/2010 e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa, ma anche per il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità. Il Nursind manifesterà contro “il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede circa 30.000 infermieri non occupati e il sovraccarico di lavoro che la categoria sopporta per il perdurare del blocco del turn over, il mancato ricambio generazionale per la riforma pensionistica, l’invecchiamento e l’usura del personale; lo stato di demansionamento in cui versa il personale infermieristico chiamato a coprire nel sistema le carenze di altre figure e del personale di supporto e l’impossibilità di valorizzare qualsiasi percorso di carriera per la professione infermieristica a livello nazionale e aziendale”. Accanto allo sciopero saranno attivate altre iniziative atte a sollecitare il governo e le forze politiche verso una soluzione che veda ripartire la contrattazione e lo sblocco del turn over, in primis l’adesione alla mobilitazione unitaria del personale della sanità prevista per il 23 ottobre. “Gli infermieri occupati e disoccupati ci chiedono a gran voce di manifestare il disagio che la categoria da anni sopporta – afferma il Segretario Nazionale – perchè sono sempre maggiori le responsabilità, le esigenze organizzative e le aspettative degli assistiti. Senza una possibilità di valorizzazione del personale difficilmente si potranno realizzare quei cambiamenti al sistema che tutti auspicano. Le risorse economiche per il rinnovo dei contratti si possono ben trovare all’interno del sistema senza tagliare sui diritti o sui servizi ma ci sia data la possibilità di trasformare una parte di questi risparmi in risorse per la valorizzazione del lavoro degli infermieri”. Nei prossimi giorni la Direzione nazionale definirà anche l’organizzazione di una manifestazione a Roma sempre per il 3 novembre.