Perché, a distanza di quasi due anni dall’apertura, il tunnel di Isola d’Asti continua ad avere le colonnine di soccorso inattive?”. Lo domanda, in un’interrogazione all’assessore Daniele Borioli (Trasporti), la consigliera Angela Motta.
Percorro spesso quella galleria, collocata lungo il collegamento con l’autostrada Asti-Cuneo – segnala l’esponente Pd – e ogni volta all’imbocco del tunnel, lungo 1.227 metri, una  segnalazione avverte che il servizio di S.O.S. non è in funzione. Mi domando, a fronte di una spesa complessiva di oltre 55 milioni di euro per la realizzazione di un tracciato utile a collegare il Nord e il Sud della provincia e necessario per liberare il centro abitato di Isola d’Asti dal traffico, come non sia ancora stato possibile mettere in funzione le colonnine di soccorso”.
Nel ricordare che la ‘variante’ è percorsa ogni giorno da migliaia di automobilisti e che il problema della sicurezza sulle strade è purtroppo all’ordine del giorno anche in Piemonte, la consigliera chiede a Borioli di “chiarire quali sono i motivi che finora hanno impedito all’Anas di attivare le colonnine di soccorso ed entro quale data intenda procedere ad avviare il servizio”.
Giudico molto positivamente – dichiara Angela Motta – l’accordo della scorsa settimana tra Regione Piemonte, Anas, Ministero delle Infrastrutture e Asti-Cuneo Spa per l’istituzione dell’osservatorio di monitoraggio dei lavori di costruzione dell’asse autostradale. E’ importante tutelare il contesto ambientale durante la costruzione dell’opera e il suo successivo funzionamento. L’esempio della variante di Isola dimostra però anche che, una volta terminate, le strade devono essere dotate di tutti i dispositivi utili per tutelare la sicurezza degli automobilisti e venire incontro alle loro eventuali richieste di aiuto”.