-3E’ stato un lungo pomeriggio astigiano, quello di ieri, per Antonio Saitta, assessore regionale alla sanità, accompagnato dalla consigliera Angela Motta, trattenutosi nella nostra provincia dalle 14 alle 20. Il primo incontro è stato presso la sede dell’Asl, dove, con il sindaco della Città e Presidente della Provincia Fabrizio Brignolo si sono esaminati i conti e le prospettive dell’ospedale di Asti e dell’intera Asl. Non mancano le criticità per la copertura dei conti, ma neppure le notizie più confortanti. Le prospettive di riorganizzazione della rete ospedaliera non dovrebbero riservare brutte sorprese al nostro ospedale: è il più moderno della Regione (l’ultimo costruito tra quelli già in  funzione), ha un numero di interventi superiore alla soglia ritenuta minima per la sicurezza dei pazienti in quasi tutte le specialità e richiama molta utenza anche da altre Asl per molte specializzazioni. E’ quindi prevista qualche forma di riorganizzazione, ma non dovremmo aspettarci ridimensionamenti importanti. Si è altresì affrontato il tema della Casa di Cura Sant’Anna, penalizzata da una concomitanza sfortunata: le nuove leggi limitano i fondi provenienti dalla Regione Piemonte alla cifra pagata proprio l’anno in cui la casa di cura ha effettuato il trasloco (quindi l’anno in cui ha lavorato meno). L’Assessore regionale si è impegnato ad affrontare il problema. L’Assessore Saitta ha quindi effettuato un sopralluogo all’ospedale della Valle Belbo in corso di costruzione e poi, dalle 19 alle 20, ha incontrato in Municipio a Nizza, ospite del sindaco Flavio Pesce, i primi cittadini della Valle, alla presenza della consigliera Motta e del Presidente della Provincia Brignolo. Saitta ha ribadito l’impegno a completare la costruzione della struttura, trovando a breve le risorse economiche per pagare la ditta che sta realizzando i lavori. Per quanto riguarda le attività che verranno impiantate nella struttura, Saitta ha precisato che non potranno più essere quelle ospedaliere di tipo tradizionale previste nel vecchio accordo di programma, superato dalle nuove disposizioni in materia sanitaria e dalla diminuzione delle risorse economiche disponibili, ma ha manifestato la disponibilità a un confronto con il territorio per l’individuazione dei servizi da erogare. Il presidente della Provincia ha chiesto che nei futuri provvedimenti organizzativi la Regione tenga conto del fatto che la Provincia di Asti è già molto avanti sul fronte del risparmio e della aggregazione dei servizi: sono già state chiuse due case di riposo private (ne resta una sola) e l’ospedale della Valle Belbo è frutto della chiusura di due strutture (Canelli e in futuro Nizza).