CENTRALE DEL LATTETrecentosessantamila euro: questo il ricavo della Provincia di Asti dalla vendita della partecipazione azionaria della Centrale del Latte Alessandria-Asti. Prezzo ribassato rispetto all’originaria base d’asta di agosto (si è passati da 55 euro di valore nominale a 45,50) per le circa 8000 azioni (per la precisione 7915) oggi acquisite da alcuni soci della spa alessandrina.   Storia: La Centrale del latte nacque nel 1931 come cooperativa, per volontà di una decina di allevatori della provincia particolarmente impegnati nell’attività di sviluppo della zootecnia locale e sensibili alla valorizzazione di un prodotto genuino, completo e di altissima qualità nutrizionale, quale il latte fresco; ma anche in un contesto politico dominato dal regime Fascista, che favoriva la creazione e lo sviluppo di queste centrali per contribuire al miglioramento dell’alimentazione dei giovani Italiani. La prima sede e stabilimento di produzione erano ubicati ad Alessandria in via Borsalino (ex ghiacciaia), dove si provvedeva alla raccolta, alla pastorizzazione e all’imbottigliamento del latte, venduto con il burro solo in città. Nel 1953 i fondatori presero una storica decisione che diede una svolta determinante al settore della produzione lattiero-casearia locale: venne costituita infatti, nella attuale sede di Viale Ennio Massobrio, la NUOVA CENTRALE DEL LATTE, società per azioni a capitale misto. I costitutori della nuova società erano gli allevatori riuniti in Cooperativa, i rivenditori, l’Istituto Bancario S. Paolo di Torino ed il Comune di Alessandria. In occasione del rinnovo della convenzione con il Comune, nel 1983, la Centrale cambiò nome e diventò La Centrale del Latte di Alessandria, fino al 1986, quando, in occasione dell’acquisizione della Centrale Comunale di Asti, entrarono nella compagine associativa anche il Comune e la Provincia di Asti ed il nome dell’azienda diventò La Centrale del Latte di Alessandria ed Asti S.p.A.