Sembrano confortanti i dati sull’export della provincia di Asti: nei primi nove mesi del 2008 il fatturato estero è stato di oltre un miliardo e ha conseguito il 9,7% in più dell’analogo periodo del 2007. Incremento  decisamente superiore sia al 5% rilevato a livello nazionale, sia alla variazione media del 6,8% registrata dal Piemonte.
Il punto di forza delle esportazioni astigiane è confermato dalla dinamica delle “macchine ed apparecchiature meccaniche”, le cui vendite all’estero sono ammontate a 254 milioni di euro, esattamente un quarto dell’export locale, ambito che ha migliorato la performance del 2007 per il 9,6%.

Segue, per valore, l’export del settore alimentare, con 190 milioni di euro e con una variazione positiva del 2,5%, che manifesta una buona capacità di tenuta, pur in un periodo di tensione sui mercati internazionali in particolare per il comparto del vino.
L’indotto auto, pur denunciando un ridimensionamento del numero di unità produttive e, di conseguenza dell’occupazione, rafforza la propria quota all’estero con un  fatturato di 189,5 milioni di euro, pari a un incremento del 53,1%.

Anche la voce “metalli e prodotti in metallo” è in attivo rispetto al 2007: si registrano infatti vendite per 163 milioni di euro, pari a una crescita dell’8,2%.
Si conferma nell’83% la quota di export destinata all’Europa e nel 76% quella di competenza dell’Unione Europea. La Francia assorbe quasi il 20% delle vendite astigiane all’estero e mette in evidenza un tasso di crescita del 6,6% mentre il 17% delle esportazioni locali sono dirette in Germania, mercato che si rileva in espansione con un aumento del 17,5% rispetto al 2007.

Al di fuori dei confini europei le imprese locali sembrano orientarsi soprattutto nel continente asiatico verso cui si dirige l’8,4% dell’export totale. In questa area le vendite sono aumentate del 28% su base annua e convergono sempre più assiduamente in India, paese verso cui si rilevano affari per 37 milioni di euro, pari a un incremento annuo del 144%.
In America la quota di export è pari al 4,9% del totale ed ha manifestato un tasso di crescita del 9,6%; la quota maggiore è destinata agli Stati Uniti con 30,6 milioni di euro (+2%), nel contempo si stanno sviluppando le vendite nel Sud America: con 16 milioni di euro esse hanno evidenziato un incremento del 34%.