E’ stato presentato questa mattina a Palazzo Borello il nuovo Piano per l’Internazionalizzazione del Piemonte varato dalla Regione e dal sistema camerale con il supporto operativo del Centro Estero per l’internazionalizzazione del Piemonte. Erano presenti, al fianco del presidente Mario Sacco, la dirigente regionale Giulia Marcon e il direttore generale del Ceipiemonte Giuliano Lengo accompagnato dallo staff tecnico che gestirà il piano. Il programma triennale introduce due nuovi strumenti a sostegno delle imprese che intendono sviluppare i propri rapporti commerciali con l’estero: i Progetti integrati di mercato (PIM) e i Progetti integrati di filiera (PIF). Le risorse destinate superano i 13 milioni euro, di cui 11 milioni e 400 mila erogati dalla Regione Piemonte e dalle Camere di commercio piemontesi. La maggior parte delle risorse (oltre 10 milioni di euro) è concentrata sui progetti di filiera che, ha puntualizzato Lengo, “negli anni hanno prodotto risultati concreti”. Dalle statistiche risulta infatti che per ogni singolo euro speso dal gestore pubblico, il ritorno in fatturato per le imprese va da 12 a 15; ancora più alto il riscontro ottenuto nel 2012 dalla partecipazione alle fiere internazionali coordinate dal Ceip. I progetti integrati di filiera, per i quali si sono aperti in questi giorni i bandi di adesione, sono complessivamente 16. A quelli già consolidati nel tempo (tra questi automotive, Ict, progettare costruire abitare, settore orafo, aeronautica) se ne sono aggiunti altri che vanno dai componenti per l’industria del bianco e del freddo all’editoria ai servizi per la salute. Tra le novità si segnala il progetto per il settore agroalimentare – scadenza adesioni 19 aprile – che è destinato a 85 aziende produttrici di alimenti (inclusi distillati), semilavorati e ingredienti per l’industria alimentare e a 25 imprese che fabbricano macchine agricole, oppure macchinari, impianti, tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande o che forniscono servizi al comparto HO.RE.CA. All’iniziativa possono inoltre aderire fino ad un massino di 20 micro imprese innovative in fase di start up, le quali saranno affiancate da esperti nella elaborazione progetti e di veri e propri business plan per l’estero. Sono invece escluse dal PIF le cantine che producono, commercializzano e imbottigliano il vino: a queste sono specificamente destinati i fondi per l’internazionalizzazione dell’OCM Vino. I progetti integrati di mercato (PIM) si rivolgono ad aziende di settori diversi che guardano con interesse alla possibilità di esportazione in una specifica area geografica: il Ceip ha individuato 15 location del mondo sul quale concentrare l’attenzione, dall’Europa ai paesi del NAFTA, dai Balcani al Golfo Persico, dal Nord Africa al Brasile, senza dimenticare Russia, India, e Cina. I bandi relativi a questi progetti saranno pubblicati entro una decina di giorni. Tutte le iniziative – hanno precisato gli esperti del Ceip– verranno messe a punto attraverso tavoli di lavoro con le imprese, così da poter individuare in modo puntuale le caratteristiche e le specificità di ogni soggetto: “Tanto più chiaro è il profilo di un’azienda, con le sue potenzialità ed i suoi obiettivi, tanto più efficacemente si possono individuare e selezionare i buyer o gli eventuali partner stranieri”, ha evidenziato Lengo. Gli strumenti operativi inseriti nei singoli progetti includono l’accompagnamento specialistico, attività di formazione al business sui mercati esteri, l’organizzazione di work shop tematici, incontri b2b, fiere e missioni internazionali, supporto a microimprese, start up e spin off innovative, fundraising. “Il piano è un’opportunità che le nostre imprese non devono lasciarsi sfuggire – conclude il presidente Sacco – in questo momento di pesantissima contrazione dei consumi nazionali vanno cercati e costruiti nuovi approdi sui mercati esteri, specie quelli che stanno crescendo a doppia cifra. Il Ceip è un ottimo timoniere per raggiungere queste nuove mete”. I bandi e le domande per l’adesione ai progetti sono pubblicati sul sito del Ceipiemonte http://progetti.centroestero.org