Comincerà domani, martedì 16 luglio, lo sciopero dei benzinai che pochi minuti fa hanno confermato l’agitazione che si protrarrà fino a venerdì (dalle 22 di domani alle 6 del 19 luglio). Ad incrociare le braccia dei benzinai nelle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi appartenenti a Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio. “Solo assoluta indifferenza – spiegano le tre sigle dei gestori nella nota congiunta – Nessun intervento per esercitare le prerogative istituzionali indirizzate a garantire il rispetto delle leggi e degli accordi formalmente sottoscritti. Nessuna attività di mediazione fra le parti per impedire un vero e proprio ‘olocausto economico’ perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”. Il Ministero delle sviluppo economico, proseguono, “rimane, a giudicare dai comportamenti finora assunti, intenzionalmente inerte, confidando – con una alleanza incomprensibile e innaturale – che la manifestazione di sciopero proclamata per le prossime ore possa essere fisicamente contrastata dalle potenti ‘controparti’ dei gestori: petrolieri e concessionari autostradali”. I gestori evidenziano inoltre come “la Commissione di Garanzia sullo sciopero – che nella normalità dovrebbe intervenire sugli scioperanti – ha invece appena fatto sapere di voler convocare le compagnie petrolifere e i concessionari autostradali. Una iniziativa – indipendentemente dagli esiti cui potrà giungere, nei limiti delle facoltà delineate dalla legge istitutiva – per la quale la categoria intende esprimere immediatamente il suo profondo apprezzamento”. “Anche grazie al conforto di una tale iniziativa – concludono -, le organizzazioni di categoria insistono nel chiedere pressantemente al Governo, nella sua collegialità e in particolare alla Presidenza del Consiglio, una piena assunzione di responsabilità”.