Sono iniziate ieri, presso l’assessorato regionale all’agricoltura le trattative tra produttori di uve Moscato e gli industriali dell’Asti Spumante per stabilire prezzi e normative della prossima vendemmia. Alla contrattazione sono interessate le famiglie di 52 comuni delle tre province del sud Piemonte. In gioco le vendite di quasi 80 milioni di Asti Spumante e 14 milioni di Moscato d’Asti.
L’anno scorso l’accordo è stato siglato a fine agosto quando già si raccoglievano i primi grappoli. Nel 2009 si era stabilito che le rese per ettaro dovevano essere di 95 quintali ed una quotazione di 9,65 euro per miriagrammo con una piccola riduzione di prezzo: meno 3% nei confronti del 2008. La crisi economica e il minor consumo aveva costretto gli imprenditori agricoli a cadere. Ieri, il presidente dell’assomoscato Giovanni Satragno ha chiesto al neo assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto di adeguare il prezzo all’ISTAT. Le parti si incontreranno per fine mese.