sole 24 oreAncora in questi giorni numerose persone chiedono in Comune informazioni per il pagamento della Mini Imu e della quota di Tassa rifiuti di competenza statale, entrambe in scadenza venerdì prossimo; scadenze oggetto di molto risalto da parte dei giornali nazionali. Si ricorda che la “mini Imu” non è dovuta nel Comune di Asti, che, pur tra notevoli sforzi finanziari, è riuscito a mantenere invariata al 4 per mille l’aliquota sulla prima casa. Allo stesso modo non è dovuta ad Asti l’addizionale Tares, in quanto la quota di pertinenza statale era già stata compresa insieme alla quota comunale nelle bollette scadute lo scorso 31 dicembre. “Molti comuni –spiega il Sindaco- hanno deciso di distinguere la quota di Tares effettivamente necessaria a coprire il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sostenuto dal Comune dalla quota che viene invece dirottata direttamente allo Stato, prevedendo pagamenti separati. Abbiamo scartato questa soluzione, comprendendo tutto in un’unica bolletta, anche se questo ha tratto in inganno molti cittadini che hanno pensato che l’aumento della Tares fosse imputabile al Comune, mentre è conseguenza dell’aggiunta di una nuova tassa destinata allo Stato perché la scelta di inviare il conto con bollette separate avrebbe comportato costi maggiori (elaborazione, stampa e spedizione delle bollette) che sarebbero anch’essi ricaduti su nostri concittadini”. “Abbiamo insomma preferito scontare un po’ di impopolarità piuttosto che imporre ulteriori spese ai cittadini” ha concluso il sindaco.