Con l’avanzare dei contagi, è importante non mettere a rischio le forniture alimentari del Paese garantite da quasi 4 milioni di persone che dai campi alle stalle, dalle industrie alle botteghe fino alle catene della distribuzione che fino ad ora non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento all’obbligo del super green pass al lavoro.

Nel 2021 il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 575 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente nonostante le difficoltà legate alla pandemia, anche grazie al record storico nelle esportazioni che hanno raggiunto il valore di 52 miliardi, secondo una stima della Coldiretti.

“La necessità è quella di adottare tutti i provvedimenti per contenere i contagi per non bloccare le filiere strategiche del Paese come quella alimentare – spiegano Marco Reggio Presidente Coldiretti Asti e Diego Furia Direttore Coldiretti Asti -. “Un’esigenza per i cittadini, ma anche per gli imprenditori in un settore che deve seguire la stagionalità dei raccolti e rispettare la deperibilità delle produzioni. Oltretutto, ora con il ritorno di diverse regioni in zona gialla, tra cui il Piemonte, si fanno sentire le difficoltà a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini soprattutto nelle località turistiche per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla carne, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.