I gestori delle pompe di benzina, prendendo atto delle richieste provenienti dal governo, hanno deciso di sospendere le agitazioni previste tra Natale e fine anno. Lo hanno comunicato le organizzazioni di categoria dei gestori -Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/AnisaConfcommercio- riuniti per valutare lo stato della vertenza in corso “alla luce dell’allarmante livello di tensione causato dall’inasprimento dei comportamenti delle compagniepetrolifere”. Non verranno quindi attuati il cosiddetto “No rid day”, “in conseguenza del quale i petrolieri avevano ripetutamente minacciato di lasciare a secco impianti e automobilisti i giorni precedenti il Natale”, e la sospensione dell’accettazione di carte di credito e bancomat nella settimana prima di Capodanno. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – si legge in una nota congiunta – “ritengono che a questo punto il Ministero dello sviluppo economico debba urgentissimamente dare seguito agli accordi sottoscritti e ricercare gli strumenti idonei per costringere le compagnie petrolifere a rispettare concretamente le leggi in vigore che il Governo stesso ha emanato, assumendo quel ruolo di mediazione delle vertenze collettive che le norme prescrivono e riaprendo in sede ministeriale i tavoli aziendali di colore volti a rinnovare gli accordi economici scaduti da anni”. Non è, dunque, “tollerabile per il Paese che il rispetto delle regole possa essere ragionevolmente ricercato solo ed esclusivamente attraverso azioni eclatanti e forme di protesta estrema. La ragionevolezza dimostrata dalla categoria deve perciò costituire per il governo ed il ministero elemento ulteriore di stimolo per sbloccare subito la vertenza e ricondurre i comportamenti di tutti nell’alveo della legge”, concludono.