Come è cambiata l’idea di sicurezza, nel tempo, tra gli astigiani che comprano un prodotto, consumano un farmaco o un alimento? Quali aggiornamenti ha avuto, negli anni, la normativa sulla sicurezza sul lavoro approvata nel 2008? Domande a cui risponderà Pietro Musso, formatore del Servizio di prevenzione e protezione dell’Asl AT, mercoledì 14 dicembre, alle 17, a Palazzo Mazzetti (ingresso libero). L’appuntamento costituisce il secondo incontro di approfondimento sui temi del progetto di storia contemporanea promosso da Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato regionale Resistenza e Costituzione, Ministero dell’Istruzione. Ad Asti l’iniziativa, che coinvolge ottanta studenti degli istituti superiori e degli enti di formazione professionale, è gestita dall’Israt e ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ampio il tema che affronterà Musso: “Diritto al lavoro e diritto alla salute: lavoro, ambiente, sicurezza dal dopoguerra ad oggi”. In realtà il relatore si spingerà ancora più indietro nel tempo, tracciando un vero e proprio percorso tematico nella storia, dai romani alle società di mutuo soccorso. Per coinvolgere maggiormente i ragazzi, l’operatore dell’Asl racconterà alcuni particolari poco conosciuti: “I dispositivi di protezione individuale in uso oggi – anticipa – sono quelli nati per difendere i militari in guerra: caschi, guanti anti taglio, scarponi con lamine di metallo”. E per far vedere il “peso” dei circa venti aggiornamenti del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, Musso porterà i faldoni con le carte: da quello sottile con le pagine della normativa del 2008 a quello, assai più spesso, che tiene conto delle modifiche e integrazioni decise nel tempo. Aperto il 30 novembre con il docente universitario Gabriele Proglio, chiamato ad approfondire il tema “Il colonialismo fascista: storia e memoria delle violenze italiane in Africa”, il ciclo d’incontri terminerà il 21 dicembre. Relatori della giornata saranno Mario Renosio e Nicoletta Fasano, rispettivamente direttore e ricercatrice dell’Israt (“Confini, identità, popolazioni: i nuovi assetti europei del XX secolo”). Come già in passato, anche quest’anno l’iniziativa è valida, per studenti e docenti, ai fini dei crediti formativi, dell’aggiornamento e formazione.