Se ama la Croce, un cristiano non può essere triste e non deve lasciarsi rubare la speranza dal male. È il messaggio che Papa Francesco ha offerto questa mattina, 24 marzo, domenica delle Palme, da Piazza San Pietro davanti a circa 200 mila persone. Il Pontefice di orgine astigiana ha puntato il dito sulla speranza, un invito ai giovani per non farsi rubare i sogni e il futuro, ma anche un invito a tutti: se uno è cristiano è un per forza un uomo felice, perché la Croce amata porta alla gioia. “Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili (…) E ce ne sono tanti. E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Gesù! E per favore, non lasciatevi rubare la speranza! Non lasciate rubare la speranza! Quella che ci dà Gesù”. A qeusto punto i fedeli si animano veramente, sentendosi coinvolti nelle parole del Santo Padre che continua:  “Penso – osserva – a quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: ‘Voi siete principi, ma di un Re crocifisso. Quello è il trono di Gesù’. Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, che poi nessuno può portare con sé, deve lasciarlo. Mia nonna diceva a noi bambini: il sudario non ha tasche. Amore al denaro, potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! (…) Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione”. E rivolgendosi ai giovani nella giornata mondiale della gioventù che da 28 anni coincide con la domenica della palme aggiunge: “Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, un cuore giovane anche a settanta, ottant’anni! Cuore giovane! Con Cristo il cuore non invecchia mai! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’Incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: ‘E buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù; è buono uscire da se stessi, alle periferie del mondo e dell’esistenza per portare Gesù!”.