maurizio-pallanteLa speranza ha molti volti, tante parole, infinite declinazioni: ad esempio quelle che gli studenti della III A del Liceo Classico Alfieri di Asti hanno condiviso, domenica scorsa in Biblioteca, nell’incontro intitolato “Leggere la speranza” nell’ambito di questa edizione 2014 del “Cortile dei Dubbiosi”, organizzato dall’equipe del Progetto Culturale della Diocesi con il patrocinio del Comune di Asti e il contributo della Fondazione CrAsti.   Tiziano Bruno, Giovanni Avalle, Ilaria Biancardi, Veronica Boccia, Amedeo Bozzola, Silvia Carpignano, Valeria Della Fina, Kadrion Dollani, Adele Occhionero, Filippo Santero, Marta Serpentino, Laura Tirone, Bianca Varesio e Federico Gianuzzi, coordinati dalla professoressa Fedra Besso hanno proposto le loro interpretazioni del tema.   Duccio Demetrio, direttore scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, è partito da queste riflessioni per svolgere una propria lettura del tema: “Le parole di questi ragazzi sono segni speranza – ha detto Demetrio -, segni di esistenza, tensioni verso la vita. La speranza è per noi stessi, per il prossimo, per un pianeta che soffre, come ci ha insegnato nella sua prima omelia Papa Francesco, e per il mistero del suo manifestarsi in forme ambigue, contraddittore ed effimere. Secondo il cardinale Martini la speranza era la tensione piena verso il futuro, nella certezza del suo avverarsi. Per questo l’invito è alla perseveranza”. “Per Salvatore Natoli – ha suggerito ancora Demetrio – la speranza è la manifestazione del nostro istinto vitale, un sentimento elementare. Oggi bisogna ritrovare gli oggetti della speranza, nel rispetto della parola virtù: la speranza deve tornare a essere una virtù”.   Tra gli interventi, particolarmente toccante quello del vescovo, che ha voluto condividere le proprie personali, giovanili difficoltà con la speranza. “Questa domenica – ha detto padre Francesco – per me è stata una giornata bella. Sono stato provocato dalla speranza, oggi. Vale la pena di sperare, quando ci sono dei ragazzi come quelli che abbiamo ascoltato: mi sono detto che avrei proprio bisogno di sentirli di più. Loro mi insegnano”.   Domenica prossima, 30 marzo, alle 17, Maurizio Pallante, fondatore del movimento per la “Decrescita Felice”, Daniela Grassi, responsabile dello sviluppo associativo delle Acli di Asti e del Centro San Secondo, Marco Morra, ricercatore che coordina l’associazione Innuva e Nuccia Scoglia, direttrice del Coro del Liceo Classico saranno riuniti ancora alla Biblioteca Astense attorno a una tavola rotonda dal titolo “Costruttori di speranza”. Anche stavolta, come la precedente , il coro del Liceo Classico aprirà e chiuderà l’incontro.   mn