Il terzo weekend si conferma un successo per la Douja d’Or che ha portato il vino tra le strade, le piazze e i palazzi di Asti. Neanche la pioggia e le temperature più frizzantine del primo fine settimana d’autunno hanno fermato i tantissimi appassionati, turisti e curiosi alla scoperta delle specialità locali e dei vini piemontesi, vero cuore pulsante dell’intera manifestazione.
Tre giorni all’insegna dell’enogastronomia ma anche della musica e la cultura: grande affluenza nel cortile del Michelerio, sede del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, per il talk musicale dello storico gruppo reggae Africa Unite e del chitarrista Luca Colombo che ha chiuso l’apprezzatissimo incontro con Paolo Crepet durante il quale si è discusso di un tema di grande attualità: psicologia e vaccini nel post pandemia. Tutto esaurito per le cene gourmet al Bistrot del Michelerio, a cura del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e realizzate dallo chef Federico Francesco Ferrero e le Pro Loco di Monferrato on Stage. Oltre 900 le degustazioni di vino e 400 i box di assaggi di prodotti di Cia Asti venduti.
Un weekend che si è distinto anche per il suo carattere social: nella giornata di domenica circa 80 Instragrammer specializzati in turismo e enogastronomia si sono riversati tra le vie di Asti in una divertente caccia al tesoro organizzata da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e conclusasi nel cortile del Michelerio, dove il Primo Cittadino Maurizio Rasero ha premiato i vincitori con bottiglie di vino donate dal Consorzio del Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Un’azione finalizzata alla promozione del territorio che ha visto la creazione di contenuti digitali in grado di raggiungere milioni di persone.
Nell’Enoteca della Douja allestita in Piazza San Secondo sono state vendute centinaia di bottiglie tra le oltre 500 etichette di vini piemontesi presenti. Nello stand di Piemonte Land of Wine grande affluenza di giovani per la degustazione a cura di Unconventional Wine Tasting di Cantina Social e tutto esaurito per le wine masterclass in collaborazione con AIS Piemonte al Teatro Alfieri, la prima dedicata ai vitigni bianchi (Arneis vs Erbaluce) e, a seguire, quella sul Nebbiolo, alla scoperta del vitigno, le sue storie e i terroir dell’eccellenza: Barolo, Barbaresco e Roero.
Lo stand in Piazza Roma del Consorzio per la tutela dell’Asti ha riscontrato la stessa affluenza dello scorso fine settimana, con una partecipazione maggiore sabato già dall’inizio della serata. Questo terzo weekend è stato caratterizzato anche da un forte richiesta di degustazioni in purezza di Asti secco, di Asti Extra Dry e di Moscato.
Continuano a riscuotere grande successo tra gli estimatori ma anche i semplici curiosi le verticali di Vermouth offerte nella suggestiva cornice di palazzo Ottolenghi, dove nel weekend sono state servite degustazioni di vermouth in purezza e cocktails a base vermouth.

Venerdì tutto esaurito per la seconda serata dedicata alle grappe in Douja, organizzata dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo. Dietro ai venti posti a sedere disponibili, tutti occupati, c’erano prenotazioni per riempire un’altra sala. Oltre due ore di degustazioni: grappe delle aziende aderenti al Consorzio e anche cocktail, preparati dal bartender Nicola Mancinone. È stata un’occasione per poter gustare i prodotti sia in purezza che in miscelazione: una serata davvero ricca, con il pubblico sempre attento che si è portato a casa gusti, profumi e anche molte informazioni dall’affascinante mondo degli alambicchi.

Al completo le degustazioni guidate a cura dell’Associazione Produttori del Vino Biologico del Piemonte presso la Cascina del racconto, durante le quali è stato conferito il riconoscimento di “Barbateller” come divulgatori del vino bio a Vanni Cornero, Giancarlo Sattanino e Fiammetta Mussio.
Oltre 500 ingressi per la mostra “Una rotaia lunga 170 anni” a Palazzo Mazzetti che attesta l’interesse esercitato da un allestimento che racconta in forma sintetica un’impresa grandiosa e fondamentale per la costruzione e il consolidamento della linea su cui veramente “si è fatta l’Italia”. L’affluenza dei visitatori premia le proposte culturali della città e conferma l’interesse dei turisti per i siti della Fondazione Asti Musei e per l’esposizione sugli arazzi realizzati ad Asti a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso. Non sono mancati il laboratorio sulla tecnica dell’arazzo con Vittoria Montalbano, la visita guidata dedicata al grande cantiere barocco di Palazzo Mazzetti e, per i più piccoli, la visita-laboratorio dedicata ai treni e al fascino del viaggio tra ponti e gallerie.
Al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano cresce l’interesse per l’esposizione “Balene Preistoriche”, con reperti fossili dei Cetacei più importanti rinvenuti in Piemonte, alcuni dei quali unici a livello mondiale.

La Douja d’Or conferma la sua natura di Douja “diffusa” allargando il suo ricco programma di iniziative a tutta la provincia astigiana e arrivando fino ad Alessandria: sono oltre 50 i punti degustazione presenti presso ristoranti, agriturismi e bar dove è possibile trovare il Piatto della Douja, un piatto tipico della tradizione, rivisitato o interpretato fedelmente secondo l’antica ricetta, il Menù della Douja, un omaggio alla tradizione dall’antipasto al dolce, e l’Aperitivo della Douja, una degustazione per abbinare il vino ad un piatto di stuzzichini alla scoperta delle DOP e delle IGP locali.