23 ottobre Il luogo del ritrovamento di Elena CesteSono passati ormai nove giorni da quando sabato scorso un addetto comunale ha scoperto un corpo nel rio Mersa nella piana fra Isola d’Asti e Motta di Costigliole, un corpo che giovedì si è scoperto essere quello di Elena Ceste, la casalinga scomparsa dalla sua casa di strada San Pancrazio il 24 gennaio scorso. Poco più di una settimana in cui il destino della donna che proprio sabato avrebbe compiuto 38 anni, si sta faticosamente delineando. L’esame autoptico eseguito ad Alba non avrebbe scovato tracce evidenti di ferite o di traumi in qualche modo collegati alla sua morte, anche se una porzione di verità potrà arrivare dagli esiti degli esami tossicologici e istologici che saranno pronti fra 15 giorni. I carabinieri del comando provinciale guidati da Fabio Federici continuano inoltre a battere quel lembo di campagna stretto fra la ferrovia dismessa Asti-Alba, il rio Mersa dove è stato trovato il corpo, e le serre: proprio sabato gli inquirenti nell’ennesimo sopralluogo hanno recuperato altri resti appartenenti ad Elena, parti delle estremità e alcune vertebre, che comunque non cambierebbero molto nell’ambito investigativo. Unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti, che ha ricevuto un avviso di garanzia per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Un atto dovuto, ricordiamo, come sottolinea con forza la Procura di Asti. L’uomo, a cui è stato assegnato d’ufficio l’avvocato Chiara Girola avrebbe deciso di non nominare alcun consulente per gli esami autoptici iniziati sabato scorso; la famiglia di Elena, invece, ha scelto come perito Roberto Testi, che avrebbe chiesto ulteriori accertamenti. Intanto la villetta di mattoni rossi che racchiude il fitto mistero di Elena è diventata famosa in tutta Italia. Tutti conoscono quella casa, quella strada che porta alla Piana e al luogo dove giaceva, forse da sempre, la casalinga; poco meno di un chilometro percorribile a piedi ma anche in auto o con mezzi agricoli, 820 metri fra l’abitazione dove la donna viveva col marito e i quattro figli e quel piccolo rio che si è trasformato nel  suo sepolcro: Quasi un luogo di preghiera, di ricordo, come dimostrano i numerosi mazzi di fiori e i bigliettini che hanno lasciato in molti, anche chi Elena ha imparato a conoscerla in questi ultimi, tristi, nove mesi. St.P.