Apertura del 69° Festival della canzone italiana: il trio Baglioni-Raffaele-Bisio canta dal balcone “Via”. Sotto di loro balletto e orchestra. Applausi scroscianti del pubblico al… via.
Le 24 canzoni in gara. Francesco Renga con “Aspetto che torni”, Nino D’Angelo e Livio Cori con “Un’altra luce”, Nek con “Mi farò trovare pronto”, The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”, Il Volo con “Musica che resta”, Loredana Bertè con “Cosa ti aspetti da me”, Daniele Silvestri con Rancore in “Argentovivo”, Federico Carta e Shade con “Senza farlo apposta”, Ultimo con “I tuoi particolari”, Paola Turci con “L’ultimo ostacolo”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Boomdabash con “Per un milione”, Patty Pravo con Briga in “Un po’ come la vita”, Simone Cristicchi con “Abbi cura di me”, Achille Lauro con “Rolls Royce”, Arisa con “Mi sento bene”, Negrita con “I ragazzi stanno bene”, Ghemon con “Rose Viola”, Einar con “Parole nuove”, Ex-Otago con “Solo una canzone”, Anna Tatangelo con “Le nostre anime di notte”, Irama con “La ragazza con il cuore di latta”, Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood” e Mahmood con “Soldi”.
Non ci sono eliminazioni, il vincitore si conoscerà soltanto all’ultima puntata. I votatori sono tre: il televoto (40%), la sala stampa (30%) e la giuria demoscopica (30%).
Ospiti della serata. Andrea Bocelli canta con Claudio Baglioni “Il mare calmo della sera”, poi con il figlio Matteo “Fall on me”. Bocelli padre consegna al figlio il chiodo (giubbotto di pelle) con cui esordì 25 anni fa. Pierfrancesco Favino torna dopo un anno sul palco dell’Ariston per ringraziare il pubblico e mette in scena con Virginia Raffaele un simpatico musical mix tra Mary Poppins, Bohemian Rhapsody e Sister act. Giorgia, già vincitrice del Festival categoria giovani e Big, canta “Le tasche piene di sassi”, “Una storia importante”, “I will always love you” e, con Baglioni al piano, “Come saprei”. Con l’attore Claudio Santamaria un omaggio al Quartetto Cetra.
Tra i momenti più divertenti il monologo di Claudio Bisio con cui rende un profilo dell’altro Claudio, quale «rivoluzionario, anarchico e sobillatore», mette in fila i testi della canzoni: «Passerotto non andare via è un’esortazione agli immigrati: restate qui». In serata, Baglioni ricorda Fabrizio Frizzi che avrebbe compiuto il 5 febbraio di quest’anno 61 anni.
Uno strano, inspiegabile black out tecnico dell’orchestra (o del maestro al pianoforte) all’inizio dell’esibizione di Patty Pravo e Briga. «Cosa son venuta a fare: una passeggiata?» – si lascia sfuggire la cantante.
Classifica parziale. In testa sono: Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Renga, Il Volo e Nek. Applausi in sala stampa per il testo “Agentovivo” di Silvestri sulle prigioni dell’adolescenza nell’era digitale (premio della critica?).
Gazzetta d’Asti nella prima serata ha votato (4 preferenze a disposizione) per Il Volo, Bertè, Arisa e Irama. La grinta della Bertè, capelli azzurri come Lamù dei cartoni e gambe da ragazzina, la porterà sul podio, probabilmente quello più alto. È decisamente il suo anno, strepitoso, lunare: nel 2018 s’è aggiudicata il Power Hits Estate con “Non ti dico no” affiancata dai Boomdabash. E il 12 febbraio Rai1 trasmetterà il film sull’amata sorella, Mia Martini interpretato da Serena Rossi.
Voto complessivo positivo. Una maratona.
Stefano Masino

Foto di Ercolina Gallo