La casa Alpina al parco Rivo Crosio sarà “un servizio in più e migliorerà la situazione in termini di sicurezza e manutenzione dell’area verde”. Così il sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, ha voluto rispondere in conferenza stampa alle numerose critiche suscitate dal progetto della nuova sede degli Alpini all’interno del parco, 330 mq di struttura in legno e vetro che si svilupperà su un piano d’altezza. All’incontro erano presenti anche i vertici dell’Ana di Asti, con l’attuale presidente Adriano Blengio e l’ex presidente Stefano Duretto.
“Io sono con gli Alpini, le mamme e i bambini – ha precisato Galvagno – e non avrei avuto nulla in contrario se le penne nere avessero deciso di occupare un edificio già esistente. L’associazione vuole proseguire nell’iter ed io non mi metterò di mezzo”.
Le associazioni ambientaliste hanno intanto richiesto dieci giorni di moratoria per poter discutere le soluzioni alternative a quella in via di realizzazione. Le proposte, tre, sono state depositate nei giorni scorsi all’ufficio della commissione urbanistica.
La prima è quella del riutilizzo dell’ex caserma Muti attigua alla sede del Tribunale di via Govone  – già “cassata” dagli Alpini come sovradimensionata e troppo costosa per i futuri costi di gestione -, la seconda è la condivisione o la totale acquisizione dell’attuale sede dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) in via Micca 1 – un’idea promossa anche dalla stessa associazione onlus – e infine l’ultima è quella di un doppio presidio per i parchi Rivo e Bramante, utilizzando una parte dello spazio oggi adibito a cantiere per installare una piccola costruzione, aperta sui quattro lati, che fungerebbe da punto informativo  e di sorveglianza mentre la sede vera e propria potrebbe sorgere sotto la torre dell’ex Acquedotto di via Conte Verde in un terreno gerbido di proprietà del Comune.
Le penne nere e il sindaco hanno infine voluto smentire le voci riguardanti la futura costruzione di un parcheggio all’interno del parco. Secondo un progetto (disponibile sulla pagina Facebook “Parco Rio NO alla Cementificazione”) il parcheggio dovrebbe essere di forma rettangolare (29 metri di lunghezza per 4,45 di larghezza) con stalli a spina di pesce e potrebbe sorgere nelle vicinanze del viale alberato posto all’ingresso del parco (lato corso XXV aprile). Gli Alpini sostengono di non essere a conoscenza del progetto e il sindaco precisa che “se ci sarà un parcheggio sarà fatto all’esterno del parco”. Un nuovo incontro, questa volta tra il sindaco e le associazioni ambientaliste, è previsto per giovedì 30 giugno, alle 18.30 in Comune.
Fabio Ruffinengo