roberto cairo gina la piadina gazzetta d'astiTutto è bene quel che finisce bene, si suol dire. Così gli iPad dello scandalo, dissequestrati dalla Guardia di Finanza, sono tornati al loro posto sui tavoli di Gina la Piadina. “Sono Roberto Cairo in persona – si legge sulla pagina Facebook della piadineria astigiana – , con la mia storia moderna, un nome che nel “mondo internettiano”, negli ultimi tempi si è sentito molto… sono felice di poter comunicare a tutti quelli che come me amano e sono appassionati del web di: AVERCELA FATTA!!! Non da solo certo, anzi con la ragionevolezza del Comando Provinciale della Guardia di Finanza che si è sempre reso disponibile ad un dialogo privo di conflitti. All’Ufficio competente presso l’Agenzia delle Dogane area Monopoli di Alessandria che mi hanno ricevuto e ascoltato.  Alla Rai che con il programma VIRUS mi ha consentito di diffondere il mio caso.  Ancor più desidero diffondere a tutti i clienti, agli sconosciuti e conosciuti che si sono presi la briga di venire in Piadineria da Gina a manifestarci una calorosa solidarietà che mi ha commosso cito su tutti Marco Novelli che ha “divulgato animatamente” l’informazione. A tutte le testate giornalistiche che mi hanno permesso di esternare l’iniziale indignazione per quel che mi è successo ed anche qui la persona che più mi ha dato voce il Dottor Scorza Guido che ha scritto un magnifico articolo sul mio caso consentendomi di diffondere velocemente questa ingiustizia ed altrettanto velocemente di risolverla. Al Deputato al Parlamento Europeo Onorevole Comi Laura, all’Onorevole Quintarelli Stefano, all’Onorevole Romano Paolo che anche loro si sono adoperati per il disbrigo delle normative, assai vetuste in Italia su questa materia. Così come tutti i quali si impegneranno in futuro per migliorare le vigenti normative. A tutti quelli che ho dimenticato! Insomma: GRAZIE a TUTTI, semplicemente”. Infine, Cairo dà un goloso appuntamento a tutti: “Vi aspetto in piadineria venerdì 31 Gennaio dalle 17 alle 18 per offrirVi un’ora di specialità di Gina”.