Aaa cercansi nuove leve per il servizio civile. Il bando per il nuovo anno è stato  pubblicato da pochi giorni e già il consorzio Coala ha pronti quattro progetti destinati ai futuri volontari. Quattro possibilità di inserimenti lavorativi in diversi campi, dall’assistenza ai minori al disagio adulti, dagli stranieri al nuovo progetto legato all’agricoltura sociale. Sono 90 i posti a disposizione per i giovani fra i 18 e i 28 anni che potranno così fare un’esperienza retribuita, toccando con mano importanti realtà sociali e culturali. “Ai ragazzi non è richiesta alcuna competenza specifica – spiegano dal Consorzio Coala -. Verranno affiancati ad esperti e impareranno passo a passo. Durante il percorso inoltre verranno proposti momenti formativi con professionisti e addetti ai lavori”. Ma chi può fare richiesta di servizio civile? Il programma è aperto a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni che presteranno servizio per 30 ore settimanali (in cinque giorni) per un anno. Non ci sono inoltre vincoli di studio o di contratti. Potranno accedere al servizio civile studenti (universitari e non), ma anche disoccupati o contrattualizzati, cittadini italiani, dell’Unione Europea e cittadini non comunitari ma regolarmente soggiornanti in Italia. Il compenso mensile è di 433 euro. Gli orari di servizio civile verranno stabiliti in base agli impegni lavorativi. Chi fosse interessato può presentare la propria candidatura al Consorzio Coala invia Martorelli entro il 26 giugno. Per illustrare le ampie possibilità offerte dal servizio civile il consorzio organizza anche degli incontri di orientamento. Il prossimo si terrà martedì 6 giugno alle 21 nel Centro Culturale San Secondo. Ne seguiranno altri fra Canelli, San Damiano e Villanova. Ma perché scegliere l’esperienza del servizio civile? “Molti dei volontari usciti dai progetti hanno più possibilità di essere assunti in una realtà che li conosce e che li ha formati”, spiega Mariagrazia, responsabile del servizio civile del Coala. “Io ho vissuto un’esperienza molto stimolante, ma anche faticosa e a tratti stressante – racconta Francesca, 24 anni, studentessa di Scienze dell’Educazione che oggi lavora in un’educativa che ospita minori allontanati dalle famiglie d’origine -. Ho scelto il servizio civile proprio per capire se il percorso intrapreso all’università fosse quella giusta”. “E’ un’esperienza non sempre facile che consigliamo comunque a tutti – le fanno eco le colleghe Cristina 22 anni ed Eleonora, 21 anni, che lavorano nella stesso progetto -. E’ stato un lancio con il paracadute, anzi nel vuoto, per capire la strada da percorrere”. C’è chi nel percorso di servizio civile è diventata mamma, come Ghita, 26 anni, che lavora negli uffici amministrativi del Piam “Il progetto che ho sceltomi ha dato molto anche perché da straniera posso aiutare e comprendere meglio le persone che si rivolgono all’associazione”. Ma c’è anche chi con grande onestà ha visto il servizio civile come un’opportunità lavorativa da sfruttare e usare, nella speranza forse che si possa trasformare in un lavoro vero e proprio. Anche il Comune di Asti partecipa al servizio civile con 16 progetti e la possibilità di accogliere 39 volontari. Anche in questo caso la domanda deve essere presentata entro il 26 giugno all’Urp di piazza San Secondo. Per maggiori informazioni consultare il sito del Comune (www.comune.asti.it) oppure chiamare l’ufficio competente allo 0141/39.94.23 (Alessandra Lagatta) o allo 0141/39.94.39 (Guido Vercelli); mail servioziocivile@comune.asti.it.