DIVIETO DI CACCIA - GAZZETTA D'ASTIIl Tar del Piemonte ha rigettato il ricorso degli anticaccia contro il calendario venatorio; riunitosi il 27 novembre scorso, ha ora emesso la sentenza definitiva. L’attività venatoria si è potuta svolgere ed è ancora possibile agli anatidi da appostamento temporaneo e agli ungulati per la caccia di selezione. “Come Arci Caccia siamo soddisfatti per questa sentenza e per le motivazioni che contiene – commenta Mario Bruciamacchie, presidente onorario Arci Caccia Regionale -. Ricordiamo che ci eravamo costituiti a difesa del Calendario Venatorio con l’avvocato Paolo Scaparone; siamo quindi contenti di aver contribuito a salvare l’annata venatoria e a mettere un punto fermo per il Calendario Venatorio prossimo. La situazione nella Regione è molto brutta: invalidate dal Tar le elezioni del 2010, avvisi di garanzia per 40 Consiglieri regionali per i rimborsi (tra cui il Presidente Cota), bloccato il Consiglio Regionale, possibili elezioni nella prossima primavera. Intanto la Legge Regionale sulla caccia non è stata fatta, e il Piano Faunistico Venatorio Regionale è solo adottato: l’incertezza per l’attività venatoria 2014-2015 in Piemonte regna sovrana. È ora che le forze politiche si diano una mossa e ridiano operatività e dignità alla Regione, anche con nuove elezioni nella prossima primavera”.