-45914 rose, una per ogni azienda piemontese, in Piazza Montecitorio a Roma per simboleggiare l’amore per il nostro Paese purtroppo non corrisposto. Questa l’iniziativa delle associazioni confindustriali piemontesi in occasione di San Valentino: un gesto simbolico per denunciare, a fronte di una situazione economica gravissima, l’indifferenza della classe politica e l’immobilismo del Governo.

 

Una manifestazione silenziosa che segue la riunione straordinaria di Torino, dove ieri è partita ufficialmente la “Marcia digitale dei 40 mila”, per rappresentare i diritti di chi fa impresa in Italia, in una situazione drammatica, con un’industria in ginocchio ed un Paese in declino. “Amo l’Italia, ma basta” è la dichiarazione che rappresenta la voglia di cambiamento e la necessità di unire le forze per far partire la ripresa. E’ necessario infatti un profondo cambiamento culturale; servono azioni forti a sostegno di chi ha l’energia, le capacità e il talento per ridare un futuro al Paese.

 

Per sollecitare una svolta, gli imprenditori piemontesi hanno dato vita in mattinata, ad un evento di forte impatto per creare attenzione e dare voce alle esigenze ed alle ragioni delle imprese italiane.

 

Oggi in Piazza Montecitorio, a Roma, erano presenti ad illustrare le ragioni dell’iniziativa i Presidenti Paola Malabaila (Unione Industriale di Asti), Licia Mattioli (Unione Industriale di Torino), Marilena Bolli (Unione Industriale Biellese) e Giorgio Cottura (Confindustria  Vercelli Valsesia).

 

In Italia, dall’inizio della crisi sono stati persi 9 punti di PIL e il 25% della produzione industriale, il reddito disponibile è calato dell’11% in termini reali, la disoccupazione è al 13%, quella giovanile al 41%, le immatricolazioni di autovetture in Italia sono pari a quelle del 1970, l’edilizia ha perso il 50% di attività, tornando ai livelli del 1967, interi settori produttivi sono in crisi e a rischio desertificazione; solo pochi e l’export reggono, ma non sufficienti a tenerci a galla, il credito si riduce: per le PMI ottenere un finanziamento è sempre più difficile. Numeri che fotografano la situazione reale, che non necessitano di nessun commento.

 

Convinti che “La ripresa passa dall’impresa”, è stato realizzato www.ripresaeimpresa.it, un sito pensato per creare un punto di riferimento per tutti gli imprenditori italiani che vogliono sostenere il cambiamento e rimettere in moto l’Italia.

 

La filosofia del sito è semplice: consente ad ogni imprenditore di “metterci la faccia”: ciascuno può infatti partecipare realizzando un breve video per raccontare, in trenta secondi, le disfunzioni che rendono difficile, esasperante, fare impresa in Italia. E’ stata scelta una struttura a mosaico dinamica, cioè un “contenitore” adatto a mostrare i contributi filmati, privilegiando l’aspetto plurale.

Questa impostazione partecipativa è testimoniata da un contatore che indica, in tempo reale, quanti imprenditori hanno aderito all’iniziativa e il totale dei loro collaboratori.

Il sito inoltre prevede un’area “press” per fornire dati e info-grafiche aggiornate in real-time ed un kit per chi aderisce.

Si tratta di una innovazione profonda nel modo di fare squadra nel mondo imprenditoriale, non solo nella scelta dello strumento e nella sua filosofia, ma anche nelle sue finalità. Infatti i contributi degli imprenditori che parteciperanno all’iniziativa serviranno per comporre il documento che il Governo dovrà mettere subito in agenda per far ripartire l’industria italiana.